
Passeggiando per le strade di diverse città italiane, il 22 marzo 2025, tra le 20:30 e le 21:30, si potrà assistere a un evento particolare: i principali monumenti e palazzi spegneranno le luci per un’ora in occasione della Earth Hour. Eva Alessi, responsabile della sostenibilità del WWF, ha spiegato che si tratta della diciannovesima edizione di questa iniziativa globale. “Il mondo si unisce in un’ola che attraversa tutti i fusi orari, un momento per riflettere sulla nostra dipendenza dalle risorse naturali”, ha dichiarato Alessi, sottolineando l’importanza di questa manifestazione, ideata nel 2007.
Durante l’ora di buio, il WWF invita aziende, istituzioni e cittadini a partecipare attivamente. Alessi ha evidenziato che anche piccole azioni quotidiane possono contribuire a un cambiamento significativo. “Preparare un pasto vegetariano, ridurre l’uso di sostanze chimiche per le pulizie o riciclare l’acqua sono gesti che, se sommati, possono avere un impatto positivo sull’ambiente”, ha affermato. L’invito è a regalare un’ora del proprio tempo al Pianeta, un gesto simbolico che può rappresentare l’inizio di un impegno costante verso uno stile di vita più sostenibile.
Uniti per il pianeta
Nel 2024, il movimento ha visto oltre 410.000 ore donate da sostenitori di 190 Paesi, coprendo il 90% del territorio mondiale. Alessi ha sottolineato l’importanza di rimanere uniti in un contesto geopolitico spesso frammentato. “In un momento in cui il negazionismo è in aumento, le azioni globali sono fondamentali per affrontare le sfide come il cambiamento climatico e l’inquinamento”, ha aggiunto. La responsabile sostenibilità del WWF ha richiamato l’attenzione sull’argomento delle microplastiche, che non solo inquinano le nostre zone, ma hanno raggiunto anche luoghi remoti del pianeta, dimostrando che non esistono problemi esclusivamente locali.
Perciò, è cruciale che tutti, dalle piccole comunità alle grandi aziende, si uniscano per affrontare queste problematiche globali. La responsabilità non è solo individuale, ma collettiva, e richiede l’impegno di tutti i portatori di interesse per trovare soluzioni efficaci e durature.
Il valore delle azioni individuali
Il concetto di azioni individuali che possono generare un cambiamento collettivo è sostenuto dalla sociologa Maria Bakardjieva, la quale sottolinea l’importanza di ogni singolo atomo all’interno di una comunità. L’Ora della Terra rappresenta un’opportunità di riflessione su come, anche in sessanta minuti di buio, si possa trovare un punto di contatto per agire insieme. Sebbene le emissioni industriali e le decisioni politiche abbiano un peso maggiore, le azioni individuali possono comunque contribuire a un cambiamento significativo.
Alcuni studi suggeriscono che ridurre il consumo di carne bovina in Paesi ad alto consumo potrebbe prevenire la deforestazione e diminuire le emissioni di gas serra. Questo dimostra come, anche piccole scelte quotidiane, possano avere un impatto notevole se adottate da un gran numero di persone. Inoltre, prendersi cura della Terra può ispirare chi ci circonda, creando una cultura della responsabilità ambientale.
Il cambiamento richiede tempo e impegno, ma ogni gesto conta. La consapevolezza ambientale deve diventare parte del dibattito politico e delle scelte quotidiane. Iniziare a spegnere la luce durante l’Ora della Terra è un primo passo verso una maggiore coscienza collettiva, che potrebbe portare a un futuro più sostenibile.