
Roma, 4 marzo 2025 – Il dibattito sul decreto-legge riguardante l’ex Ilva si intensifica, con la senatrice Gisella Naturale del Movimento 5 Stelle che esprime forti critiche nei confronti delle politiche del governo. Durante la discussione al Senato, la senatrice ha sottolineato come l’attuale approccio non tuteli né i lavoratori né l’ambiente, evidenziando che il governo sta continuando a investire in un modello industriale obsoleto.
Nel suo intervento, Naturale ha fatto riferimento alle recenti dichiarazioni del ministro Urso, che un mese fa aveva annunciato l’aggiudicazione del sito siderurgico agli azeri di Baku Steel. Secondo la senatrice, questo rappresenta un duplice affare, dato che l’azienda potrebbe anche installare un gassificatore al largo delle coste di Taranto. “Il governo ha deciso di versare altri 400 milioni nel pozzo senza fondo dell’ex Ilva“, ha affermato, sottolineando che tali fondi avrebbero dovuto essere destinati a interventi di bonifica essenziali per la salute dell’area.
Critiche alla gestione della cassa integrazione
Nel corso della sua analisi, Naturale ha messo in evidenza il problema della cassa integrazione, affermando che migliaia di lavoratori rimarranno in questa situazione anche nel 2025 a causa del sovradimensionamento del polo siderurgico. La senatrice ha lamentato il fatto che il governo non ha ascoltato le proposte del Movimento 5 Stelle, che includevano un emendamento per adeguare la cassa integrazione all’inflazione. Questo emendamento, purtroppo, è stato respinto.
Inoltre, la senatrice ha criticato l’assenza di misure per incentivare l’esodo dei lavoratori, suggerendo un stanziamento di almeno 200.000 euro per ciascun dipendente. Anche questa proposta è stata ignorata dalla maggioranza, che ha scelto di non affrontare le problematiche legate all’indotto e alle piccole e medie imprese, in particolare quelle della mitilicoltura, che subiscono danni a causa delle necessarie azioni di bonifica nel Mar piccolo.
Un futuro incerto per l’ex Ilva
La senatrice ha concluso il suo intervento evidenziando la necessità di un cambio di rotta nelle politiche economiche del governo. “Viviamo ormai da troppo tempo in un contesto di politiche incomprensibili”, ha dichiarato, mettendo in luce come gli errori passati continuino a ripetersi. La senatrice ha esortato il governo a riconsiderare le sue scelte per garantire un futuro migliore per i lavoratori e per l’ambiente, sottolineando che “errare è umano, perseverare è diabolico”.
L’ufficio stampa del Parlamento e il Movimento 5 Stelle continuano a monitorare la situazione, mentre il dibattito sul futuro dell’ex Ilva e dei suoi lavoratori rimane aperto.