
Il nuovo ospedale “Murri” rappresenta un’importante opera pubblica nel territorio di Fermo, e il suo futuro è al centro di un acceso dibattito. Fabrizio Cesetti, consigliere regionale del Partito Democratico, ha espresso la sua preoccupazione riguardo a un possibile avvio parziale della struttura, sottolineando che tale scenario sarebbe inaccettabile. La sua affermazione è emersa in un contesto in cui si teme che il nuovo “Murri” possa seguire le orme dell’ospedale di Amandola, il cui avvio è stato caratterizzato da numerose difficoltà operative dopo un’inaugurazione celebrativa.
Ruolo di cesetti nella realizzazione dell’ospedale
Cesetti, che ha giocato un ruolo cruciale nella realizzazione del nuovo ospedale durante il suo mandato come presidente della Provincia di Fermo, ha anche fatto riferimento all’importante stanziamento di oltre 111 milioni di euro effettuato quando era assessore regionale al Bilancio nella giunta di Luca Ceriscioli. Questo investimento è stato fondamentale per portare avanti il progetto, che ha l’obiettivo di garantire una sanità di qualità per la comunità.
Interrogazione al presidente della regione marche
Il 12 marzo 2025, Cesetti ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, per chiedere chiarimenti sulla disponibilità del personale necessario per il pieno funzionamento del nuovo ospedale. Ha messo in evidenza che un’inaugurazione senza personale operativo sarebbe solo una mossa di propaganda, dannosa per la credibilità dell’ospedale stesso e per la comunità. Ha sollecitato la giunta regionale a confermare se siano stati avviati concorsi per il reclutamento del personale medico, paramedico e amministrativo, e se siano stati banditi appalti per le risorse necessarie.
Proposta di commissione istituzionale
Cesetti ha proposto di costituire una commissione istituzionale con poteri decisionali, coinvolgendo rappresentanti della Regione Marche, del Comune di Fermo, dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo e della Conferenza dei Sindaci. L’obiettivo è redigere una proposta organica per garantire che il nuovo “Murri” abbia una destinazione esclusivamente socio-sanitaria.
Pianificazione per il futuro del nuovo ospedale
Il consigliere ha evidenziato che nella bozza dell’atto aziendale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo non emergono indicazioni chiare riguardo alle strategie per il futuro del nuovo ospedale. È fondamentale, secondo Cesetti, avviare un percorso di pianificazione che coinvolga tutti i livelli istituzionali, per sviluppare una visione integrata della città di Fermo e del territorio provinciale, incentrata su servizi sanitari di alta qualità.
Integrazione dei servizi sanitari
Cesetti ha illustrato come il nuovo “Murri” possa diventare una vera e propria Cittadella sanitaria, integrando diversi servizi e uffici attualmente sparsi nel territorio. Ha menzionato, tra gli altri, il Sert, il Dipartimento di Salute Mentale e gli uffici amministrativi, sottolineando l’importanza di un’integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali.
Proposte per il nuovo ospedale
Inoltre, Cesetti ha suggerito che il nuovo ospedale dovrebbe ospitare la Centrale Operativa Territoriale e ambulatori per i medici di base, al fine di favorire la creazione di Aggregazioni Funzionali Territoriali, necessarie per rispondere alle sfide dell’assistenza primaria in una società in evoluzione. Ha anche proposto di includere reparti per cure intermedie e una Residenza Sanitaria Assistenziale, per affrontare la mancanza di posti letto per anziani non autosufficienti e pazienti con patologie neurodegenerative. Questo approccio mira a ridurre la dipendenza dal settore privato.
Obiettivi del progetto del nuovo murri
Cesetti ha concluso il suo intervento ricordando che il progetto presentato nel 2016 mirava a ridefinire la funzione del vecchio ospedale “Murri”, con continui investimenti durante gli anni del governo Ceriscioli. L’obiettivo rimane quello di unire la rete sanitaria cittadina, creando una struttura moderna e funzionale, contribuendo così a rivitalizzare il centro storico e a garantire servizi di eccellenza per la popolazione.