
Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), ha lanciato un allerta riguardo all’uso di coriandoli e stelle filanti in plastica durante le celebrazioni del Carnevale. Secondo Miani, questi prodotti, che un tempo erano esclusivamente realizzati in carta, oggi possono richiedere fino a 600 anni per degradarsi, rappresentando così un grave rischio per l’ambiente.
Con l’arrivo del Carnevale, le strade di tutta Italia si riempiono di colori e festeggiamenti, ma il divertimento può avere un costo elevato per il pianeta. La Sima ha esortato i sindaci di diverse città italiane a prendere provvedimenti, come già fatto dal comune di Venezia, per vietare l’uso di coriandoli e stelle filanti in plastica. Questa iniziativa mira a ridurre l’impatto ambientale di una festività che, sebbene gioiosa, può comportare conseguenze negative per la salute umana e l’ecosistema.
Coriandoli e stelle filanti: il cambiamento dei materiali
Negli ultimi anni, l’uso di materiali plastici per la produzione di coriandoli e stelle filanti è aumentato notevolmente. Miani sottolinea che, fino a non molto tempo fa, questi articoli erano realizzati in carta, un materiale biodegradabile che si decompone in circa sei settimane. Oggi, invece, la plastica è diventata predominante nel settore, attirando i consumatori con colori vivaci e finiture accattivanti, come glitter e effetti metallizzati. Questa scelta, sebbene possa sembrare innocua, ha conseguenze devastanti per l’ambiente, poiché i materiali plastici possono persistere nel suolo e negli oceani per secoli, contribuendo all’inquinamento globale.
La crescente domanda di prodotti di Carnevale più attraenti ha portato a una produzione massiccia di articoli in plastica, i quali, una volta dispersi, diventano un problema serio per la biodiversità e l’ecosistema. La Sima, attraverso il suo presidente, invita a riflettere sull’importanza di preservare l’ambiente anche durante le festività, proponendo alternative sostenibili e biodegradabili.
I pericoli delle micro e nanoplastiche per la salute umana
Oltre ai danni ambientali, l’uso di coriandoli e stelle filanti in plastica solleva gravi preoccupazioni per la salute pubblica. Le microplastiche e nanoplastiche, infatti, possono contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, entrando nel nostro organismo attraverso il cibo, l’acqua potabile e l’aria che respiriamo. Miani avverte che queste particelle possono causare danni significativi, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e problemi legati al sistema endocrino, respiratorio e nervoso.
La pervasività delle plastiche nell’ambiente e nel nostro corpo rappresenta una minaccia seria e crescente. In occasione del Carnevale, la Sima ha chiesto nuovamente ai sindaci italiani di adottare misure per limitare l’uso di prodotti in plastica, sottolineando l’importanza di proteggere la salute dei cittadini. Alcuni comuni, come Venezia, hanno già risposto positivamente a questa iniziativa, indicando un possibile cambiamento nelle politiche locali in favore di una maggiore sostenibilità.
La celebrazione del Carnevale, pur essendo un momento di gioia e condivisione, deve essere affrontata con responsabilità. La scelta di materiali eco-sostenibili per i festeggiamenti potrebbe rappresentare un passo importante verso un futuro più verde e salutare.