
Oggi, 15 gennaio 2025, l’Università degli Studi di Bergamo ha ufficializzato un accordo triennale con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, mirato a potenziare la cooperazione nei settori della didattica e della ricerca scientifica, con un focus particolare sull’ingegneria biomedica. Questo accordo si inserisce in una serie di iniziative già in corso tra le due istituzioni, prevedendo la creazione di corsi di laurea triennale e magistrale, dottorati di ricerca, nonché progetti di ricerca. Una delle novità più significative sarà l’istituzione di un laboratorio congiunto dedicato alla meccanobiologia applicata alla medicina.
Obiettivi dell’accordo
Il rettore dell’Università, professor Sergio Cavalieri, ha sottolineato l’importanza di questo accordo, evidenziando come i progressi nel campo medico siano sempre più legati all’innovazione tecnologica, che oggi gioca un ruolo cruciale nelle attività quotidiane di medici e infermieri. La creazione di una sinergia con l’Istituto Mario Negri rappresenta, secondo Cavalieri, un passo fondamentale per unire formazione e ricerca scientifica, garantendo così un’istruzione di alta qualità e un avanzamento delle conoscenze nel settore.
Il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, ha aggiunto che il rinnovo della collaborazione non solo migliorerà la qualità delle attività didattiche e di ricerca, ma favorirà anche la formazione e l’occupazione per i giovani. Questo aspetto è particolarmente rilevante, considerando l’importanza della ricerca scientifica in ambito biomedico e il ruolo cruciale che essa riveste nella cura e nell’assistenza ai pazienti.
Progetti futuri e impatto sulla comunità
L’accordo prevede una serie di progetti che si articoleranno nel corso dei prossimi tre anni, con l’intento di formare professionisti altamente qualificati nel settore della biomedicina. La creazione di un laboratorio di meccanobiologia rappresenta un’opportunità unica per gli studenti e i ricercatori, permettendo loro di lavorare su progetti all’avanguardia e di contribuire attivamente a ricerche innovative.
La collaborazione tra l’Università di Bergamo e l’Istituto Mario Negri non si limita soltanto alla formazione accademica, ma si estende anche all’impatto sociale. Con l’aumento della qualità della formazione e della ricerca, si prevede un miglioramento delle competenze professionali dei giovani, che potranno così entrare più facilmente nel mondo del lavoro, in particolare nei settori legati alla salute e alla medicina.
Questo accordo rappresenta un passo significativo non solo per le due istituzioni coinvolte, ma anche per la comunità scientifica e per la società in generale, in un’epoca in cui l’innovazione e la formazione continua sono essenziali per affrontare le sfide del futuro.