
Sindia si prepara a ospitare un’iniziativa artistica di grande impatto, unendo arte, impegno sociale e una forte denuncia ambientale. L’artista Nicola Mette, originario di Sindia e attualmente attivo a Milano, ha scelto il suggestivo scenario di Su Nuraxi a Barumini, un sito nuragico riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, per presentare la sua performance intitolata “Bentu estu”. Questo evento, che avrà luogo il 4 agosto 2025, si trasformerà in un parco eolico vivente, simbolo di una Sardegna che lotta per la sua identità e il suo territorio.
Messaggio dell’artista
Nel suo messaggio, Mette definisce l’evento come «un atto di resistenza» e un «grido visibile» contro la deturpazione del paesaggio sardo. L’artista invita «uomini e donne, maggiorenni, disposti a posare nudi in un’azione collettiva», sottolineando l’importanza di questo gesto come un momento di riflessione e di forte impatto visivo. «Contribuisci a creare un momento indimenticabile e a far risuonare il nostro messaggio. Se sei pronto a partecipare a questo atto di amore e resistenza per la Sardegna, scrivimi alla mia email info@nicolamette.com», è l’appello rivolto a chi desidera unirsi a questa iniziativa.
Performance passata
La performance di quest’anno segue l’evento dell’estate scorsa, “Deturpata”, che si è svolto presso la fonte nuragica Gatture de Ganna, nelle campagne di Sindia. In quell’occasione, Mette ha messo in luce il degrado ambientale causato da una pala eolica abbandonata, il cui stato di deterioramento ha portato a una contaminazione del suolo circostante. «La lana di vetro che la componeva si è sfaldata, contaminando il terreno», spiega Mette, evidenziando le gravi conseguenze per la flora, la fauna e la salute umana.
Nudità nell’arte
Mette affronta anche il tema della nudità nell’arte, spesso considerata scandalosa o inappropriata. L’artista sottolinea come, nel corso dei secoli, molte culture abbiano associato il corpo nudo a sentimenti di vergogna e immoralità. Tuttavia, quando la nudità viene utilizzata in una performance artistica, assume un significato profondo e universale. «Non si tratta di provocazione fine a se stessa, ma di un potente strumento per comunicare messaggi significativi», afferma. L’arte, conclude, ha sempre avuto il compito di mettere in discussione le convenzioni e spingere a riflettere su ciò che spesso diamo per scontato.