
Questa mattina, 23 gennaio 2025, alle ore 11, i rappresentanti dei sindacati dei metalmeccanici, insieme a membri di Usl, Arp e del Comune, si sono incontrati presso l’ufficio del prefetto Antonietta per affrontare le problematiche legate all’azienda Ast, focalizzandosi in particolare sugli aspetti ambientali. L’incontro è stato sollecitato dai sindacati a seguito di un’improvvisa verifica condotta dal sindaco Stefano Bandecchi e dalla polizia municipale in viale Brin, mirata a controllare le emissioni dell’azienda.
Il contesto dell’incontro
Il vertice si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione riguardo all’ormai incerto accordo di programma. Alessandro Rampiconi, segretario della Fiom Cgil, ha dichiarato con fermezza che, a suo avviso, l’accordo non ha più valore. “Per noi l’accordo di programma non c’è più”, ha affermato, sottolineando che l’azienda continua a lasciare aperte delle possibilità per il futuro. Rampiconi ha inoltre annunciato che, a breve, i sindacati chiederanno all’azienda di avviare una discussione sul piano industriale e sugli investimenti previsti, i quali, ha precisato, non riguardano direttamente le questioni ambientali.
Oggi, il focus dell’incontro sarà esclusivamente sulle tematiche ambientali, un aspetto che Rampiconi ha affermato essere scollegato dal piano industriale. “Le nostre richieste riguardo agli investimenti ambientali sono state sempre presenti, ben prima dell’arrivo di Arvedi“, ha dichiarato il segretario. Ha inoltre evidenziato l’importanza di rispettare i livelli di emissioni certificati dagli enti competenti, chiedendo che tali dati siano confermati per evitare che si possano diffondere informazioni errate. Rampiconi ha insistito sull’urgenza di effettuare gli interventi necessari su parco scorie e discarica, avvertendo che senza l’ampliamento della discarica l’area a caldo si troverebbe a rischio elevato.
Silenzio da parte delle istituzioni
In merito alla comunicazione con i Ministeri, Rampiconi ha espresso la sua frustrazione per il “silenzio assoluto” che ha caratterizzato le ultime settimane. “Niente di niente, nemmeno un segnale di cortesia istituzionale”, ha lamentato. La mancanza di risposte da parte delle autorità competenti solleva interrogativi sulla reale volontà di affrontare le problematiche ambientali legate all’azienda. Rampiconi ha ribadito che, per i sindacati, l’accordo di programma non esiste più, lasciando così aperta la questione su come procederanno le mobilitazioni future in risposta alla situazione attuale.
L’incontro di oggi rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’azienda e per la salute ambientale della comunità circostante, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo e di azioni concrete per garantire un ambiente sano e sostenibile.