
Mercoledì 19 marzo 2025, in Valle d’Aosta, è stato ufficialmente firmato un protocollo d’intesa che coinvolge le guide alpine e l’assessorato alle risorse naturali. Questo accordo mira a trovare un equilibrio tra le esigenze degli appassionati di arrampicata e la salvaguardia della fauna locale, in particolare degli uccelli.
Protocollo per la tutela della fauna
L’Unione valdostana guide di alta montagna, insieme all’assessorato regionale all’agricoltura, al gruppo piemontese ornitologi e alla Société de la flore valdotaine, ha siglato un importante protocollo. L’obiettivo principale di questo accordo è avviare una campagna di sensibilizzazione per promuovere una “frequentazione consapevole delle pareti di roccia“. Per raggiungere questo scopo, sono previsti incontri divulgativi su tutto il territorio valdostano, che coinvolgeranno tutti gli appassionati di arrampicata.
Identificazione dei luoghi sensibili
Il protocollo prevede un attento censimento dei siti di arrampicata, condotto in collaborazione con il Corpo forestale della Valle d’Aosta. Ezio Marlier, presidente delle guide alpine, ha dichiarato che sono stati individuati due luoghi particolarmente sensibili: l’Envers del Paretone di Arnad e il Pilier Rhodo di Montjovet. Questi siti, tuttavia, presentano una bassa frequentazione, il che potrebbe facilitare la loro tutela.
Limitazioni per la protezione degli uccelli
Per garantire la protezione delle nidificazioni degli uccelli, il protocollo prevede limitazioni stagionali per gli appassionati di arrampicata. Marlier ha sottolineato che si tratta di un accordo improntato al buon senso, volto a evitare divieti troppo restrittivi, ma piuttosto a stabilire delle linee guida per il rispetto della fauna selvatica, consentendo al contempo la pratica dell’arrampicata. L’assessore Marco Carrel ha evidenziato l’importanza di questo lavoro collettivo, che cerca di armonizzare le esigenze degli utenti della montagna con la necessità di tutelare l’ambiente.
Il ruolo dei professionisti della montagna
Giulio Grosjacques, assessore regionale al turismo, ha ribadito l’importanza del rispetto e della divulgazione del protocollo da parte dei professionisti della montagna, che fungono da ambasciatori per il turismo locale. Massimo Bocca, ornitologo, ha aggiunto che il rispetto dei periodi di nidificazione degli uccelli è cruciale per la salvaguardia delle specie. Questo protocollo rappresenta un passo importante verso la diffusione di una cultura di rispetto per le pareti rocciose, coinvolgendo sia coloro che attrezzano i siti di arrampicata sia gli arrampicatori stessi.
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