Alessandrini (M5S) sulla gestione di Ambiente Spa: “È fondamentale che rimanga pubblica per garantire efficienza e contenere i costi”

Il 3 marzo 2025, la consigliera regionale Erika Alessandrini ha espresso con fermezza la posizione del Movimento 5 Stelle riguardo alla gestione di Ambiente Spa, sottolineando l’importanza di mantenerla pubblica al 100%. Alessandrini ha criticato le recenti dichiarazioni della giunta regionale, accusandola di un “doppio gioco” che, da un lato, nega qualsiasi intenzione di privatizzazione, mentre dall’altro introduce normative che potrebbero favorire l’ingresso di soggetti privati. La consigliera ha definito questo comportamento come un vero e proprio insulto all’intelligenza dei cittadini e alla dignità dei lavoratori, i quali hanno già proclamato uno stato di agitazione.

Il piano d’ambito e la gestione dei rifiuti

A detta della consigliera Alessandrini, uno dei compiti fondamentali della Regione Abruzzo è la redazione di un piano d’ambito che definisca la gestione del territorio nelle quattro province. Questo piano dovrebbe includere modalità integrate per la programmazione e la gestione degli investimenti in impianti, nonché nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti. Tuttavia, Alessandrini ha denunciato che dal 2022 il sito dell’Agir ha riportato che il piano è ancora in fase di redazione. Tre anni dopo, la situazione è stagnante, come evidenziato dalle parole di Nicola Campitelli, delegato alla gestione del ciclo dei rifiuti, che ha recentemente dichiarato che si è ancora in fase di definizione delle linee guida. La consigliera ha descritto questo immobilismo come il “vero volto del centrodestra”, evidenziando una cronica incapacità di affrontare le problematiche legate alla gestione dei rifiuti.

Critiche alla gestione attuale e alla normativa vigente

Alessandrini ha continuato a criticare l’operato dell’Agir, che invece di promuovere una gestione più efficiente e trasparente, ha imposto ai comuni una clausola restrittiva nei contratti di gestione. Questa clausola stabilisce che, una volta conclusa la gara d’ambito da parte della Regione, gli attuali appaltatori dovranno rinunciare ai loro contratti. La consigliera ha messo in evidenza come questa decisione impedisca qualsiasi investimento nel servizio, creando incertezze per le aziende che gestiscono la raccolta. Alessandrini ha affermato che Campitelli e il presidente della Regione Marco Marsilio hanno trasformato la gestione dei rifiuti in un “campo minato”, rendendo difficile per le aziende pianificare investimenti necessari.

La questione della tariffa puntuale e l’ingresso dei privati

La consigliera ha anche sollevato interrogativi riguardo alla tariffa puntuale, un sistema che Campitelli ha annunciato debba essere adottato da almeno il 70% dei comuni abruzzesi nei prossimi anni. Tuttavia, Alessandrini ha ricordato che la legge regionale 45 del 2020 già prevedeva l’obbligo di applicare questa tariffa entro il 2021, ma non è stata mai realmente messa in atto. Ha sottolineato che le scelte di gestione dovrebbero essere effettuate dai soci delle società d’ambito, ovvero dai cittadini attraverso i loro sindaci, piuttosto che dalla Regione o dall’Agir, che si esprime su questioni per le quali non ha competenza.

Alessandrini ha concluso il suo intervento sottolineando che per garantire un servizio efficace e trasparente, le società pubbliche come Ambiente Spa devono essere liberate dalle interferenze politiche che compromettono la qualità del servizio. Ha citato come esempio negativo il progetto dell’impianto di compostaggio dei rifiuti organici di Città Sant’Angelo, che ha portato solo a debiti per i cittadini.

Eleonora Berlutti: