Al Crob di Rionero si svolge ‘Musica in corsia’ per i malati di cancro

Una serie di concerti si svolgerà a partire dal 18 marzo 2025 e continuerà fino al 7 maggio 2025, ogni martedì alle ore 18:00. L’iniziativa, dal titolo “Musica in corsia”, è stata ideata per alleviare il peso delle cure mediche oncologiche, attraverso un progetto di umanizzazione dell’ambiente ospedaliero che mira a stimolare emozioni positive e creare un’atmosfera più serena e rilassata.

Dettagli dell’iniziativa

L’iniziativa è stata promossa dall’Irccs Centro di riferimento oncologico della Basilicata, situato a Rionero in Vulture, in provincia di Potenza, e dal Conservatorio “Carlo Gesualdo da Venosa” di Potenza. Questo progetto si rivolge non solo ai pazienti, ma anche a chiunque frequenti l’istituto, inclusi gli accompagnatori e la cittadinanza, creando così un legame più forte tra l’ospedale e la comunità.

Importanza della musicoterapia

Il direttore generale dell’Irccs Crob, Massimo De Fino, ha sottolineato l’importanza della musicoterapia, definendola una disciplina capace di promuovere il benessere. Secondo De Fino, la musica può contribuire a ridurre lo stress dei pazienti ricoverati, favorendo la comunicazione e influenzando positivamente emozioni e pensieri. Questo approccio mira a migliorare l’esperienza di cura, rendendo il percorso terapeutico meno gravoso.

Opportunità formativa per gli studenti

Felice Cavaliere, direttore del Conservatorio, ha aggiunto che iniziative come questa rappresentano un’opportunità formativa significativa per gli studenti. Essi possono empatizzare con realtà diverse e complesse, arricchendo così la loro formazione e la loro sensibilità. I concerti, pertanto, non solo mirano a portare sollievo ai pazienti, ma anche a fornire un’importante esperienza educativa per i giovani musicisti, creando un ambiente di scambio e crescita reciproca.

Promozione della cultura musicale

L’evento si configura come un’importante occasione per promuovere la cultura musicale e il benessere all’interno di un contesto ospedaliero, contribuendo a rendere l’esperienza di cura più umana e vicina alle necessità emotive dei pazienti. La musica, in questo caso, si pone come strumento di supporto e conforto, capace di accompagnare i pazienti in un momento difficile della loro vita.

Cristina Vanghi:
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