Un nuovo vaccino a RNA offre speranze contro le recidive del cancro del pancreas

"Vaccino a RNA promettente contro le recidive del cancro del pancreas""Vaccino a RNA promettente contro le recidive del cancro del pancreas"

scoperta di un vaccino a RNA nel 2025 promette di ridurre le recidive del cancro del pancreas, offrendo nuove speranze ai pazienti e alla ricerca oncologica

Sviluppato un nuovo vaccino a RNA, attualmente in fase iniziale di sperimentazione, per combattere le recidive del cancro al pancreas. I ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York hanno recentemente pubblicato i risultati di un trial di fase I sulla rivista scientifica Nature. Questo vaccino, noto come “RNA neoantigenici”, è progettato per stimolare la produzione di linfociti T CD8+ funzionali e di lunga durata, specificamente diretti contro il tumore nei pazienti affetti da adenocarcinoma duttale del pancreas (PDAC). L’obiettivo principale è ritardare la ricomparsa della malattia dopo un intervento chirurgico di rimozione.

La sfida del cancro del pancreas

Il PDAC è una delle forme più aggressive di cancro, con opzioni terapeutiche attualmente limitate. Questo tumore è noto per la sua elevata mortalità e per la difficoltà di diagnosi precoce. I linfociti T, che normalmente proteggono l’organismo attaccando agenti patogeni e cellule tumorali, hanno difficoltà a riconoscere le cellule cancerose nel caso del PDAC. Questo è dovuto alla produzione limitata di neoantigeni, le proteine che potrebbero segnalare la presenza di cellule malate. La scarsità di questi marcatori rende complesso per il sistema immunitario identificare e combattere il cancro.

Per affrontare questa sfida, i ricercatori hanno sviluppato un vaccino a RNA neoantigene, con l’intento di attivare una risposta immunitaria duratura da parte delle cellule T. L’idea è di fornire al sistema immunitario gli strumenti necessari per riconoscere e attaccare le cellule tumorali, anche dopo la rimozione chirurgica del tumore.

Dettagli dello studio clinico

Nel trial di fase I, il team ha analizzato l’efficacia di un vaccino chiamato mRNA-lipoplex cevumeran autogeno, che codifica fino a 20 neoantigeni. Questo vaccino è stato somministrato in combinazione con interventi chirurgici, anticorpi monoclonali e chemioterapia. Sedici pazienti con diagnosi di PDAC hanno ricevuto il vaccino dopo l’operazione chirurgica, seguita da una dose di anticorpo e da 12 cicli di chemioterapia, culminando con un richiamo del vaccino.

La risposta immunitaria dei pazienti è stata monitorata per un periodo di 3,2 anni. Dei sedici pazienti trattati, otto hanno mostrato risposte significative da parte delle cellule T CD8+ specifiche per i neoantigeni. Questi pazienti, definiti “responders”, hanno evidenziato un numero ridotto di recidive durante il periodo di osservazione, suggerendo che il vaccino potrebbe avere un impatto positivo sulla gestione della malattia.

Prospettive future

Gli esperti coinvolti nello studio hanno identificato 79 cloni di cellule T CD8+ indotte dal vaccino nei pazienti responders, dimostrando una persistenza a lungo termine. Questa scoperta è particolarmente significativa, poiché suggerisce che il vaccino potrebbe non solo contribuire a una risposta immediata, ma anche garantire una protezione duratura contro le recidive del cancro. La possibilità che il vaccino possa offrire una salvaguardia per tutta la vita ai pazienti rappresenta un aspetto potenzialmente rivoluzionario nel trattamento del PDAC.

Il lavoro del Memorial Sloan Kettering Cancer Center segna un passo importante nella lotta contro il cancro del pancreas, aprendo la strada a nuove strategie terapeutiche che potrebbero migliorare significativamente le prospettive di vita dei pazienti.

Eleonora Berlutti:
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