
“Dalla pandemia abbiamo appreso quanto siano cruciali gli operatori sanitari, che rappresentano il fulcro della nostra attenzione”. Queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci durante la Giornata Nazionale del Personale Sanitario e Sociosanitario, tenutasi a Roma il 7 marzo 2025. Il ministro ha evidenziato come la crisi sanitaria globale abbia profondamente influenzato la vita dei cittadini e il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sottolineando l’importanza di trarre insegnamenti da questa esperienza.
La medicina territoriale e le sfide future
“La pandemia ha messo in luce le criticità della medicina territoriale“, ha proseguito Schillaci. “Stiamo lavorando per costruire un sistema sanitario più moderno e vicino ai cittadini”. Ha aggiunto che la sanità ha subito cambiamenti significativi e che è necessario acquisire nuove competenze per affrontare le sfide future, come la telemedicina e la medicina digitale.
Carenza di professionisti e condizioni di lavoro
Il ministro ha anche sottolineato che, nonostante l’aumento del personale sanitario negli ultimi anni, persiste un problema di carenza di professionisti. Questa situazione si è aggravata dopo il 2020, rendendo difficile il reclutamento di nuovi operatori. “Dobbiamo affrontare anche una disaffezione nei confronti del servizio sanitario pubblico”, ha affermato, evidenziando le difficoltà legate al picco delle pensioni e alle condizioni di lavoro che non permettono un equilibrio adeguato tra vita professionale e personale. “Stiamo lavorando per garantire una forza lavoro non solo quantitativamente sufficiente, ma anche dotata di competenze aggiornate”, ha concluso Schillaci.
Entro il 2026 pronte le case di comunità
“Non possiamo più permetterci di rimandare il potenziamento della medicina generale e l’efficientamento della medicina di prossimità per una migliore gestione dei pazienti cronici“. Così ha dichiarato il ministro Orazio Schillaci, riferendosi alle case di comunità durante la Giornata Nazionale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie. Il ministro ha annunciato che entro il 2026 saranno completate le nuove strutture territoriali necessarie per rafforzare l’assistenza sul territorio, che ha rivelato le sue vulnerabilità durante la pandemia.
“Attualmente, sono stati avviati i lavori per il 70% delle strutture previste e stiamo seguendo la tabella di marcia del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, ha spiegato Schillaci. Tuttavia, ha sottolineato che per il funzionamento ottimale di queste strutture è fondamentale disporre di personale adeguato. “Con la legge di bilancio per il 2024 abbiamo assicurato risorse alle Regioni, già ripartite, con 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni di euro per il 2026”, ha aggiunto il ministro.
Schillaci ha concluso il suo intervento invitando a un cambiamento coraggioso, affermando che i modelli sanitari attuali, risalenti a quasi 47 anni fa, non sono più adeguati alle esigenze contemporanee. “Su questo punto credo che ci sia un consenso generale”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un’evoluzione nel sistema sanitario per rispondere efficacemente alle nuove sfide.