
Circa un terzo della popolazione italiana, nel 2025, non riesce a dormire più di sei ore per notte, una condizione che compromette l’equilibrio metabolico e aumenta il rischio di obesità. Secondo l’Associazione Italiana Medicina del Sonno (Aims), la mancanza di sonno influisce sugli ormoni che regolano l’appetito, incrementando la sensazione di fame e diminuendo il senso di sazietà. Questo porta a un eccesso di assunzione calorica e, di conseguenza, all’aumento di peso.
Il circolo vizioso dell’obesità
L’obesità, a sua volta, può scatenare apnee notturne, aggravando ulteriormente la qualità del riposo e creando un circolo vizioso di stanchezza e maggiore appetito. Rispettare il ritmo circadiano e adottare una dieta equilibrata potrebbe rappresentare una strategia efficace. “Il sonno gioca un ruolo cruciale nella regolazione del peso corporeo. Diversi studi scientifici hanno evidenziato come una scarsa qualità del sonno possa alterare il bilancio energetico, portando a scelte alimentari poco salutari e aumentando il rischio di obesità”, afferma Luca Piretta, medico gastroenterologo e nutrizionista, nonché professore di allergie e intolleranze alimentari presso l’Università Campus Bio Medico di Roma. “Non si tratta solo di cosa mangiamo, ma anche di quando e come lo facciamo. Mantenere un corretto ritmo circadiano e adottare sane abitudini alimentari è fondamentale per prevenire problemi metabolici e migliorare la qualità della vita. In questo contesto, l’assunzione delle giuste dosi di dolcificanti e la riduzione degli zuccheri semplici possono contribuire a un apporto calorico complessivo inferiore, supportando uno stile di vita sano“.
Dati sull’insonnia e l’obesità in Italia
Stando ai dati forniti dall’Associazione Italiana Medicina del Sonno (Aims), circa 13,4 milioni di italiani soffrono di insonnia, non riuscendo a raggiungere le 7-8 ore di sonno raccomandate per il benessere psico-fisico. L’obesità colpisce quasi 6 milioni di persone in Italia, un incremento di circa 1,6 milioni rispetto a vent’anni fa. In occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità, che si celebra il 4 marzo, Piretta ha collaborato con il Gruppo di lavoro Edulcoranti di Unione Italiana Food per elaborare cinque consigli pratici finalizzati a migliorare la qualità del sonno e prevenire l’obesità.
Buone pratiche per migliorare il sonno
Tra le buone pratiche suggerite, vi è il rispetto del ritmo circadiano, distribuendo le calorie in modo equilibrato nel corso della giornata ed evitando pasti abbondanti nelle ore serali. È altrettanto importante prestare attenzione agli alimenti consumati: alcuni cibi, come cereali, pesce azzurro, frutta secca e verdure a foglia verde, favoriscono il sonno, mentre altri, come carne rossa, formaggi stagionati, caffeina, cioccolato e alcolici, possono ostacolarlo. Per gli amanti dei dolci, l’utilizzo di dolcificanti al posto dello zucchero può aiutare a mantenere stabili i livelli glicemici, migliorando la qualità del sonno. Infine, mantenere una buona idratazione durante il giorno è essenziale, evitando però di bere eccessivamente prima di coricarsi per non interrompere il sonno con frequenti risvegli.