
Luigi Giacomini, assessore all’**Ambiente** della città di **Asti**, ha recentemente espresso opinioni controverse riguardo al **fotovoltaico** e alla filosofia **green**, affermando che tali approcci potrebbero danneggiare il **paesaggio** collinare e risultare strumentalizzati. In un’intervista rilasciata nel **2025**, Giacomini ha messo in discussione la validità del **cambiamento climatico**, sostenendo che la storia della **Terra** è caratterizzata da **cicli** naturali. Nonostante le sue critiche alle strategie **europee** per affrontare la **crisi climatica**, l’assessore ha proposto una visione futuristica per la sua città, concentrandosi sul concetto di “**nucleare 4.0**”.
La situazione ambientale di asti
**Asti** è riconosciuta come una delle città più inquinate d’Italia, con livelli di **polveri sottili** che superano sistematicamente i limiti consentiti dalla legge. Questa condizione è aggravata dalla sua posizione geografica, come sottolineato da Giacomini con una battuta che richiama il noto programma “Portobello” di **Enzo Tortora**. La questione dell’**inquinamento** è diventata un tema centrale nella discussione pubblica, e l’assessore ha messo in evidenza la difficoltà di affrontare il problema, evidenziando che la città non è in grado di soddisfare nemmeno il **5%** della domanda di **veicoli elettrici**.
In merito alla questione **energetica**, Giacomini ha chiarito che l’**energia** necessaria deve essere acquistata altrove, dove la produzione è garantita dal **nucleare**. Ha condiviso la sua esperienza di viaggio in **Cina**, dove ha osservato l’implementazione di piccole centrali nucleari che utilizzano **scorie** come fonte di energia. Secondo lui, l’**Italia** deve investire nello sviluppo di **tecnologie** avanzate per affrontare la **crisi energetica** e **ambientale**.
Progetti futuri per asti
**Asti** ha recentemente avviato diverse iniziative per migliorare la propria situazione **economica** e **ambientale**. La città ha “candidato” l’area industriale di **Quarto** per ospitare la futuristica **Hydrogen Valley**, un progetto della **Provincia** ancora in fase iniziale. Inoltre, è stata proposta l’installazione di un **termovalorizzatore**, un’idea che ha ricevuto un parere negativo dall’**Agenzia regionale Rifiuti**, ma su cui Giacomini aveva riposto molte speranze. Un altro progetto in discussione è la creazione di un **polo logistico**, sostenuto dal sindaco **Maurizio Rasero**, che ha recentemente firmato una convenzione con la **Valtidone Logistic Development**.
Tuttavia, Giacomini ha espresso preoccupazione per l’impatto **ambientale** di un polo logistico, sottolineando che il progetto originale per l’area è fallito e che l’apertura a nuove iniziative potrebbe aumentare ulteriormente l’**inquinamento**. Riguardo al **termovalorizzatore**, ha lamentato la mancanza di spazio adeguato, evidenziando che nel **2035** la città dovrà affrontare costi elevati per smaltire i **rifiuti**, nonostante l’ampliamento della discarica di **Cerro Tanaro**.
La salute dei cittadini e il monitoraggio ambientale
Un tema particolarmente delicato è quello della **salute** degli abitanti di **San Fedele**, che da anni richiedono un **monitoraggio** delle loro condizioni a causa dell’**inquinamento** proveniente dall’ex **Way Assauto**, attualmente in fase di **bonifica**. Giacomini ha affermato di essere in contatto con l’assessore alla **Sanità** regionale, **Federico Riboldi**, per avviare uno studio **epidemiologico**, sottolineando che l’espansione urbanistica non pianificata nell’area rappresenta un errore grave.
Infine, per quanto riguarda le **comunità energetiche** rinnovabili, Giacomini ha evidenziato che **Asti** potrebbe unirsi a una di queste iniziative o attendere quella della **Provincia**, che ha subito ritardi. Ha fatto sapere che, al momento, non ha ricevuto proposte concrete e convincenti da parte di **professionisti** per migliorare la situazione **energetica** della città.