
Rudy Alexander Rossetto, presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, si è recentemente espresso riguardo ai nuovi sviluppi e alle opportunità professionali nel settore della biologia. In un incontro avvenuto a Milano nel febbraio 2025, Rossetto ha delineato il futuro della professione, evidenziando il crescente ruolo dei biologi nella società moderna.
Quando si parla dell’impatto dei biologi sul Pianeta, Rossetto non nasconde la sua passione per il tema. “Siamo attivi in tutti i settori che riguardano l’interazione tra piante, esseri umani e animali”, ha dichiarato, sottolineando la versatilità della professione che si estende a ben 90 ambiti differenti. Secondo lui, “i biologi sono i custodi della vita, e il nostro lavoro contribuisce al benessere della società e alla salvaguardia del nostro ambiente”. Recenti statistiche indicano che la biologia è in prima posizione per quanto riguarda la crescita occupazionale, con un incremento del 14%, a testimonianza della sua rilevanza nel mondo del lavoro attuale.
Attività nelle scuole
Rossetto ha anche presentato un progetto innovativo dedicato alle scuole, che ha come obiettivo l’educazione ambientale e la sensibilizzazione sulle tematiche biologiche. Questo programma, che coinvolge le scuole primarie e secondarie, include incontri su biologia marina, benessere animale e nutrizione. “Nelle scuole secondarie, ci concentriamo su argomenti scientifici e sociali, come la nutrizione e le dipendenze, per stimolare la curiosità dei ragazzi verso la scienza”, ha affermato Rossetto.
Le iniziative si estendono anche ai licei, dove il focus è sullo sviluppo delle discipline scientifiche e pratiche. “Offriamo attività di job orientation per ispirare gli studenti a considerare le scienze biologiche come una possibile carriera”, ha spiegato. Nelle università triennali, l’Ordine dei Biologi sta collaborando con diversi atenei lombardi per fornire orientamento professionale, aiutando gli studenti a scegliere i corsi magistrali più adatti alle loro aspirazioni.
Per gli studenti delle magistrali, il progetto include un supporto per la scelta di specializzazioni e programmi di dottorato, tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro. “Abbiamo creato un programma di tutoraggio per accompagnare i neolaureati nella preparazione all’esame di stato, garantendo un passaggio fluido verso la professione”, ha aggiunto Rossetto.
Il biologo di comunità
Una delle figure professionali emergenti è il biologo di comunità, che si occupa della salute pubblica e della prevenzione. Questa figura lavora a stretto contatto con enti locali e istituzioni sanitarie per promuovere programmi di educazione alimentare e monitoraggio ambientale. Rossetto ha proposto ai comuni un’innovativa piattaforma digitale per facilitare l’inserimento di biologi di comunità, permettendo loro di svolgere diverse attività all’interno delle comunità.
Questa iniziativa non solo mira a migliorare la salute collettiva, ma anche a ottimizzare le risorse economiche a disposizione dei comuni. “Con la nostra piattaforma, i comuni possono selezionare professionisti che integrano competenze legate all’ambiente e alla salute”, ha dichiarato Rossetto. Un protocollo d’intesa con Asmel sarà formalizzato il 4 e 5 marzo per avviare ufficialmente questo progetto.
Il biologo di famiglia
Un’altra figura innovativa è il biologo di famiglia, concepita da Rossetto nel 2020 per supportare la medicina territoriale. Questa figura collabora con professionisti della salute come pediatri e ginecologi, offrendo consulenze su temi legati alla salute. “Il biologo di famiglia guida le famiglie in un percorso che va dalla spesa consapevole alla creazione di diete personalizzate”, ha spiegato Rossetto.
Il biologo di famiglia si occupa anche di screening nutrizionali e supporto nella gestione di patologie metaboliche. Inoltre, è abilitato a svolgere attività di Poct, analizzando campioni biologici per offrire un supporto concreto al sistema sanitario. Rossetto ha recentemente proposto l’estensione delle competenze di questa figura anche alla somministrazione di vaccini, un passo che potrebbe alleviare la carenza di professionisti nel settore sanitario.
Attualmente, i biologi di famiglia sono già autorizzati a somministrare il vaccino anti-Covid-19 e potrebbero diventare un valido supporto anche per i vaccini antinfluenzali, contribuendo così al benessere della comunità. Con queste iniziative, l’Ordine dei Biologi della Lombardia si propone di rispondere alle esigenze di salute pubblica e di promuovere un approccio integrato alla salute delle famiglie.