Giustizia amministrativa: crescono i ricorsi al Tar Calabria su ambiente e sanità

Nel 2024, il numero di ricorsi presentati al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria ha registrato un significativo aumento, passando da 1.914 a 2.050. Questo incremento ha interessato in particolare i settori dell’ambiente, della sanità e della sicurezza pubblica. Durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario 2025, tenutasi a Catanzaro, il nuovo presidente del TAR, Gerardo Mastrandrea, ha messo in evidenza il miglioramento della produttività del tribunale, pur esprimendo preoccupazione per l’eventuale crescita dell’arretrato.

Aumento dei ricorsi e produttività in crescita

Nel 2024, il Tribunale ha definito un totale di 1.495 ricorsi, comprendenti 1.395 sentenze pubblicate (di cui 1.384 definitive), 69 decreti decisori e 76 decreti presidenziali. Questo dato rappresenta un miglioramento rispetto al 2023, anno in cui furono emesse 1.260 sentenze. Tuttavia, l’arretrato rimane un tema critico, con attualmente 3.363 ricorsi pendenti, segnando un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.

Mastrandrea, subentrato a Giancarlo Pennetti, ha evidenziato l’aumento del contenzioso in ambiti specifici. Rispetto al 2023, si è registrato un aumento nei ricorsi riguardanti l’ambiente (+20), i Comuni (+44), il demanio e il patrimonio (+19), gli insegnanti (+112), la sanità pubblica (+31) e la sicurezza pubblica (+64). Inoltre, nel 2024 sono stati depositati 18 ricorsi legati ai finanziamenti del PNRR, sei dei quali relativi a procedure di gara d’appalto.

Le criticità e la richiesta di rinforzi

Durante il suo intervento, Mastrandrea ha sottolineato come l’aumento del contenzioso sia particolarmente evidente in settori ad alto impatto sociale ed economico. Il settore ambientale, in particolare quello delle energie rinnovabili, come il fotovoltaico e l’eolico, sta diventando un terreno di sviluppo e contestazione legale. Parallelamente, il contenzioso riguardante la sanità, le concessioni e la sicurezza pubblica è in crescita, riflettendo un’attenzione sempre maggiore da parte delle forze dell’ordine nel monitoraggio del territorio.

Mastrandrea ha riconosciuto l’efficienza e la professionalità del tribunale, ma ha anche espresso preoccupazione per il rischio di un trend in crescita dell’arretrato, nonostante gli sforzi dei magistrati. Ha quindi sollecitato interventi dal Ministero della Giustizia per fornire nuove risorse per il personale di magistratura, al fine di evitare un carico di lavoro insostenibile.

La prospettiva

Mastrandrea ha dichiarato: «Sono fiero di essere qui in Calabria, dove ho trovato un tribunale in ottime condizioni di efficienza, sia a livello di colleghi che di personale amministrativo. Il nostro obiettivo è continuare a migliorare i risultati, garantendo un servizio sempre più efficace per la collettività e la cittadinanza».

L’anno giudiziario 2025 si apre, quindi, con un bilancio che presenta sia luci che ombre: da un lato, si registra un aumento della produttività e una capacità di risposta migliorata, dall’altro, emerge la necessità di potenziare le risorse per affrontare l’incremento del contenzioso e prevenire un aggravamento dell’arretrato.

Cristina Vanghi: