L’udienza preliminare relativa all’operazione “Locride Mix” si è chiusa nei giorni scorsi, portando a risultati significativi. L’operazione, condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura di Locri, sotto la direzione del dottor Giuseppe Casciaro, ha affrontato i reati di frodi in pubbliche forniture. Le indagini, iniziate a maggio 2019 dal Commissariato di Bovalino, si sono concentrate sulla gestione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani fornito dalla società mista pubblico/privata “Locride Ambiente spa”. Questo servizio riguardava nove comuni della provincia di Reggio Calabria: Bovalino, Siderno, Grotteria, Marina di Gioiosa, Monasterace, Condofuri, Melito, Motta San Giovanni e Bagnara.
Accuse e Risultati dell’udienza
Le accuse mosse nei confronti di cinque persone sono state di concorso in frode in pubbliche forniture. Durante l’udienza, sono emerse le prove che hanno portato a una condanna, tre patteggiamenti e un rinvio a giudizio. L’operazione ha messo in luce pratiche illecite che compromettevano la corretta esecuzione del servizio di raccolta differenziata, un tema di grande rilevanza per la salute pubblica e l’ambiente.
Impegno della Procura e Importanza del Controllo
La Procura di Locri ha dimostrato un impegno costante nella lotta contro la corruzione e le frodi nel settore pubblico, evidenziando la necessità di garantire trasparenza e legalità nei servizi essenziali per i cittadini. Le indagini hanno coinvolto vari aspetti dell’appalto e la gestione dei rifiuti, un settore frequentemente al centro di controversie e irregolarità. La conclusione dell’udienza preliminare rappresenta un passo importante nel processo di responsabilizzazione e giustizia, sottolineando l’importanza di un controllo rigoroso sulle forniture pubbliche e sulla gestione dei servizi.