Dai rifiuti alla plastica nel sangue: preoccupazione per le spiagge di Corigliano Rossano

VIDEO| Durante una giornata dedicata alla salvaguardia ambientale, sono stati rinvenuti sulla spiaggia di Schiavonea diversi oggetti di uso comune, tra cui pentole, cuscini, vestiti, bottiglie di vetro, ferro e cartucce di caccia. L’assessore Francesco Madeo ha dichiarato: «Stiamo migliorando il sistema di smaltimento dei rifiuti».

Tra i rifiuti raccolti dai volontari sulle spiagge di Schiavonea, spiccano articoli inaspettati come cartucce di caccia, che evidenziano un problema di inquinamento più ampio. Questi materiali, provenienti dall’entroterra, vengono trasportati dai fiumi e dai torrenti fino al mare, aggravando la situazione delle acque marine. L’iniziativa, promossa da Plastic Free Onlus e supportata da altre associazioni, ha visto la partecipazione attiva di cittadini preoccupati per la salute dell’ambiente. Achiropita Zambelli, referente locale dell’organizzazione, ha messo in luce la gravità della situazione: «L’inquinamento da plastica non si limita alle spiagge, ma penetra fino alle profondità marine. Oltre a raccogliere i rifiuti, vogliamo trasmettere un messaggio chiaro: è fondamentale ridurre il consumo di plastica fino a eliminarlo».
Un aspetto allarmante riguarda l’impatto sulla salute umana. I rifiuti plastici, degradandosi, rilasciano microplastiche che entrano nella catena alimentare. Zambelli ha citato uno studio che mostra come, in media, ogni persona ingerisca l’equivalente di una carta di credito a settimana: «Il nostro mare è invaso da plastica che non si degrada. I pesci la ingeriscono e noi, consumando pesce, la assimiliamo a nostra volta». Le conseguenze di questo fenomeno sono sempre più evidenti, con particelle di plastica rinvenute nel sangue e nella placenta umana. Questo scenario mette in luce l’urgenza di adottare misure concrete per ridurre l’uso della plastica monouso e proteggere l’ecosistema marino.
L’evento di Schiavonea ha dimostrato che il problema dell’inquinamento riguarda tutti e richiede un cambiamento di mentalità: ogni gesto quotidiano può contribuire alla lotta contro i rifiuti abbandonati.

Madeo: stiamo migliorando il sistema di smaltimento dei rifiuti

Il Comune di Corigliano Rossano ha avviato diverse misure per la tutela ambientale. L’assessore Francesco Madeo ha sottolineato l’importanza dell’amministrazione in queste attività: «Abbandonare rifiuti in strada porta a un mare inquinato. Se non cambiamo rotta, entro il 2050 ci sarà più plastica che materiale biologico nei nostri mari». Oltre alla pulizia regolare delle coste, il Comune ha previsto un programma di sensibilizzazione rivolto ai bagnanti durante la stagione estiva. Per combattere l’abbandono dei rifiuti, l’amministrazione ha avviato una campagna di sensibilizzazione, supportata da controlli e sanzioni più severe: «La polizia locale è costantemente attiva sul territorio per contrastare questi comportamenti. Giovedì si svolgerà un incontro con la società Ecoross, il comando dei vigili urbani e l’amministrazione per ottimizzare le azioni di controllo e migliorare la gestione dei rifiuti».
Il Comune è aperto a collaborazioni con altre realtà per la protezione del mare e dell’ambiente. Madeo ha evidenziato i rapporti con la Capitaneria di Porto e il lavoro in corso per una gestione più efficace dei rifiuti: «Stiamo migliorando il sistema di smaltimento, anche nei mercati cittadini, per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare la raccolta differenziata». L’amministrazione ha avviato varie campagne educative nelle scuole, coinvolgendo studenti di ogni grado attraverso il progetto Co-Ro Educational. Madeo ha spiegato l’obiettivo: «Abbiamo introdotto il programma nelle scuole primarie e stiamo entrando anche nelle medie. Nelle superiori abbiamo pesato i rifiuti per mostrare agli studenti la reale portata del problema. A breve organizzeremo iniziative che coinvolgeranno non solo gli studenti, ma anche le famiglie e l’intera comunità». L’assessore ha concluso con un appello alla responsabilità individuale: «Non abbandoniamo i rifiuti e facciamo la raccolta differenziata. Non è solo una questione ambientale, ma di salute pubblica. Avere una città pulita significa proteggere il benessere nostro e delle generazioni future».

Eleonora Berlutti:
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