Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente dato il via libera al piano di contenimento e abbattimento del rumore presentato da Autostrade Alto Adriatico. Questa decisione è stata comunicata dalla concessionaria autostradale, che durante l’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il progetto esecutivo per l’installazione delle barriere fonoassorbenti, un intervento dal valore di oltre 27 milioni di euro, completamente finanziato con risorse interne della Società.
Dettagli del piano di intervento
Il piano prevede un totale di 19 interventi lungo la rete autostradale, per una lunghezza complessiva di circa 4 chilometri. Le barriere avranno un’altezza variabile tra 2 e 5 metri e copriranno una superficie di poco inferiore ai 16 mila metri quadrati. I comuni coinvolti in questo progetto sono dodici, distribuiti su diverse tratte autostradali. Per l’autostrada A4, i comuni interessati sono Fogliano Redipuglia, Ronchi dei Legionari e Villesse; per la A23, Gonars e Pavia di Udine; infine, per la A28, Azzano Decimo, Fiume Veneto, Chions, Gruaro, Pordenone, Porcia e Sacile.
Processo di approvazione e normative
L’approvazione del piano è giunta dopo un lungo processo di studi e ricerche approfondite. Per definire in modo preciso la localizzazione, l’altezza, l’estensione e la tipologia delle opere, si è fatto riferimento alla normativa vigente in materia di inquinamento acustico da traffico veicolare. Questa normativa stabilisce che, nei primi cento metri dal ciglio dell’autostrada, l’intensità del suono non può superare i 70 decibel durante le ore diurne (dalle 6 alle 22) e 60 decibel durante le ore notturne (dalle 22 alle 6). Nei 150 metri successivi, i limiti sono fissati a 65 decibel per il giorno e 55 decibel per la notte.
Metodologia di studio e progettazione
Per garantire il rispetto di tali limiti, è stato condotto uno studio dettagliato che ha considerato vari parametri, tra cui rilievi fonometrici e di traffico, censimento degli edifici presenti, flussi di traffico e previsioni di crescita fino al 2038. Sono stati analizzati anche fattori come la conformazione del terreno, le caratteristiche geometriche dell’autostrada e il tipo di pavimentazione. Ad esempio, l’uso di asfalto drenante fonoassorbente contribuisce a ridurre il rumore alla fonte. Sono state effettuate campagne di rilevamento presso abitazioni e luoghi sensibili, congiuntamente ai rilievi di traffico.
Integrazione con energie rinnovabili
Durante la fase di progettazione, è stata valutata la possibilità di integrare le barriere acustiche con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Tuttavia, la presenza di tratti in barriera integrata, che non consente l’installazione di pannelli, e il non sempre favorevole orientamento rispetto al sole hanno portato la Società a rinunciare a questa opzione. Si è quindi deciso di investire in un parco fotovoltaico lungo la rete autostradale, avviando l’iter per uno studio di fattibilità.
Comunicazione con le amministrazioni locali
Il progetto era già stato presentato alle amministrazioni locali il 12 febbraio 2021, in un incontro specifico in cui sono stati illustrati i criteri oggettivi che hanno guidato la scelta dei punti per l’installazione delle barriere. Da quel momento, il completamento della progettazione esecutiva ha richiesto diverse procedure complesse, tra cui il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e la verifica da parte di soggetti terzi specializzati, oltre all’asseverazione da parte di un istituto universitario.
Prossimi passi e tempistiche
Il dimensionamento delle barriere è stato ulteriormente verificato in relazione all’aumento del traffico osservato negli ultimi mesi, in particolare sulla A28, dopo l’apertura della Pedemontana Veneta. “Si tratta di un progetto molto atteso dalle comunità locali e fortemente voluto da Autostrade Alto Adriatico”, ha dichiarato Marco Monaco, Presidente della Concessionaria. Dopo l’approvazione del Consiglio di Amministrazione, il progetto sarà inviato al Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti per la successiva approvazione, prima di passare alla fase di gara. L’avvio dei lavori è previsto per il 2026.