I recenti sviluppi in ambito ecologico hanno sollevato forti preoccupazioni in Europa. Nella giornata di ieri, 15 aprile 2025, la Commissione europea ha ufficialmente modificato quattro testi del Green Deal, un’iniziativa fondamentale per la transizione ecologica del continente. La decisione è stata presa sotto la pressione di forze conservatrici, gruppi di destra e lobby industriali, che hanno spinto per una revisione delle normative esistenti.
Modifiche al green deal
La Commissione ha apportato cambiamenti significativi al progetto Omnibus, che si propone di migliorare la competitività delle aziende europee. Secondo quanto riportato dalla rivista Mediapart, le modifiche rappresentano una deregolamentazione senza precedenti, simile a quelle già osservate negli Stati Uniti. Tra le principali novità, il primo testo impone alle aziende di affrontare le violazioni dei diritti umani e i danni ambientali lungo l’intera filiera produttiva. Questo obbligo mira a garantire che le imprese non solo rispettino le normative locali, ma anche che adottino pratiche responsabili a livello globale.
Obblighi di rendicontazione
Un secondo aspetto rilevante riguarda il sustainability reporting, che entrerà in vigore all’inizio del 2024. Le aziende saranno tenute a rendicontare i propri impatti sociali e ambientali, fornendo trasparenza sulle loro operazioni. Questa iniziativa è vista come un passo verso una maggiore responsabilità aziendale, ma solleva interrogativi sulla reale capacità delle imprese di attuare tali cambiamenti senza un adeguato supporto normativo.
Riforma della tassonomia verde
La Commissione ha anche proposto una semplificazione della tassonomia verde dell’UE, un sistema progettato per identificare le attività sostenibili e orientare gli investimenti privati. Tuttavia, questo strumento ha subito critiche significative, specialmente dopo che nel 2022 è stato ampliato per includere il nucleare e i gas fossili, a seguito di pressioni, in particolare da parte della Francia. Queste scelte hanno sollevato interrogativi sulla coerenza del Green Deal e sulla sua efficacia nel promuovere una vera transizione ecologica.
Il cambiamento delle normative da parte della Commissione europea segna un punto cruciale nel dibattito sulla sostenibilità in Europa. Le reazioni a queste modifiche saranno monitorate con attenzione, poiché potrebbero avere implicazioni significative per il futuro della politica ambientale nel continente.