Se hai questi sintomi rischi l’obesità, quali sono i segnali a cui devi prestare attenzione

Obesità cosa c'é da sapere(www.biopianeta.it)

L’obesità è diventata un problema di salute pubblica globale, colpendo oltre un miliardo di persone. Cosa c’é da sapere.

Negli ultimi anni, la definizione di obesità e i criteri per la sua diagnosi hanno subito un’evoluzione significativa, passando da un focus esclusivo sul tradizionale Indice di Massa Corporea (BMI) a un approccio più sfumato e personalizzato. Una Commissione di 56 esperti internazionali ha recentemente pubblicato un’importante ricerca su The Lancet Diabetes & Endocrinology, presentando 18 criteri diagnostici che possono aiutare a identificare quando l’obesità diventa una malattia patologica.

Questo nuovo orientamento mira a migliorare la diagnosi e il trattamento dell’obesità, riducendo le sovradiagnosi e garantendo un’attenzione adeguata ai pazienti.

Il BMI è stato a lungo considerato lo strumento principale per valutare il peso corporeo e identificare l’obesità, ma presenta limiti significativi. Non tiene conto della distribuzione del grasso corporeo e di altri fattori di rischio. Pertanto, gli esperti consigliano di utilizzare una combinazione di misure, tra cui:

  1. Circonferenza della vita: Indica l’accumulo di grasso viscerale, collegato a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
  2. Densitometria ossea (DXA): Fornisce una valutazione dettagliata della composizione corporea, distinguendo tra massa grassa e massa magra.

Questi strumenti consentono una valutazione più accurata della salute metabolica.

Obesità clinica e pre-clinica

La Commissione ha distinto tra due categorie di obesità: clinica e pre-clinica. L’obesità clinica è una malattia cronica che può comportare disfunzioni d’organo, mentre l’obesità pre-clinica si riferisce a uno stato di rischio senza patologie concomitanti. Questa distinzione è fondamentale per consentire ai medici di offrire trattamenti più mirati.

I nuovi criteri diagnostici includono sintomi come:

  • Dispnea (affanno)
  • Insufficienza cardiaca
  • Dolore articolare

Per i bambini e gli adolescenti, sono stati identificati segni di disfunzione ossea e articolare. Questi criteri sono stati sviluppati per rispondere alle diverse esigenze di trattamento e prevenzione.

Il presidente della Commissione, Francesco Rubino, ha evidenziato la necessità di un approccio più complesso all’obesità. “Le evidenze scientifiche raccontano una realtà molto più complessa”, ha affermato Rubino. Alcuni individui con obesità possono mantenere una buona salute, mentre altri possono presentare segni di malattia grave. Questa riformulazione consente di personalizzare i trattamenti e garantire un accesso tempestivo a interventi adeguati.

Adottare un nuovo approccio è cruciale anche per ottimizzare l’allocazione delle risorse sanitarie, identificando i pazienti a rischio e quelli già affetti da obesità clinica, per garantire trattamenti più efficaci.

L’obesità é una malattia cronica (www.biopianeta.it)

Riconoscere l’obesità come una malattia cronica è essenziale per affrontare lo stigma associato a questa condizione. Geltrude Mingrone ha sottolineato che questo riconoscimento permette di definire i Livelli Essenziali di Assistenza, garantendo trattamenti adeguati. Lo stigma rimane un problema significativo, e Joe Nadglowski ha evidenziato l’urgenza di una formazione migliore per gli operatori sanitari.

In Italia, si attende con interesse l’implementazione di un nuovo piano per la cronicità che potrebbe riconoscere ufficialmente l’obesità come malattia cronica. Questo cambiamento, richiesto da medici e associazioni di pazienti, potrebbe rappresentare un passo cruciale per migliorare la gestione dell’obesità nel paese.

Roberto Arciola: