Nuovo limite contanti, non valgono solo per le banconote: la stretta arriva anche in Italia

Contanti e non solo cosa rischi alla dogana (www.biopianeta.it)

Nel 2025, il trasporto di denaro contante in entrata e uscita dall’Unione Europea sta subendo significative trasformazioni.

A partire dal 17 gennaio 2025, è stato stabilito un limite di 10.000 euro per i trasferimenti di contante senza necessità di dichiarazione. È cruciale sottolineare che il termine “denaro contante” non si limita a banconote e monete; anche altre forme di pagamento devono essere incluse nel calcolo del limite. Questo può comportare sorprese sgradevoli per i viaggiatori, rendendo essenziale una comprensione approfondita della nuova normativa.

Secondo la circolare 1/2025 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la definizione di denaro contante comprende non solo banconote e monete, ma anche strumenti che permettono di effettuare pagamenti senza necessità di identificazione. Tra le forme di denaro che possono contribuire a superare il limite consentito vi sono:

  1. Traveller’s cheque: strumenti di pagamento prepagati utilizzabili a livello globale.
  2. Assegni: documenti che ordinano a una banca di pagare una somma specifica.
  3. Vaglia cambiari: simili agli assegni, utilizzati principalmente per inviare denaro.
  4. Lingotti e pepite d’oro: beni preziosi considerati come valore monetario.
  5. Monete in oro: anch’esse possono avere un valore significativo.
  6. Carte prepagate non nominative: carte ricaricabili senza identificazione personale richiesta.

È quindi fondamentale, per chi viaggia, fare un conteggio accurato di tutte queste forme di denaro.

Controlli doganali e sanzioni

I controlli doganali sono effettuati dalla Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane. In caso di violazione del limite stabilito, le autorità possono trattenere temporaneamente il denaro contante. Il trattenimento può durare fino a 30 giorni, prorogabili fino a 90 giorni per ulteriori accertamenti.

Chi trasporta più di 10.000 euro è obbligato a dichiarare l’importo e a mettere a disposizione le somme per eventuali controlli. Le sanzioni per chi non rispetta questa normativa possono essere severe. In caso di mancata dichiarazione, la sanzione minima è di 900 euro, ma può arrivare fino a un milione di euro a seconda dell’importo trasportato. Le percentuali di sanzione per l’eccedenza sono le seguenti:

  • 30%-50% se l’eccedenza non supera i 10.000 euro.
  • 50%-70% se l’eccedenza non supera i 100.000 euro.
  • 70%-100% se l’eccedenza supera i 100.000 euro.

Per evitare problemi durante i viaggi, è consigliabile seguire alcune semplici linee guida:

  1. Controllare il totale: fare un conteggio accurato di tutto il denaro contante e dei titoli prima di partire, includendo carte prepagate e assegni.
  2. Dichiarare: se si prevede di portare più di 10.000 euro, è fondamentale dichiarare l’importo alla dogana per evitare sanzioni.
  3. Informarsi: prima di viaggiare, informarsi sulle leggi e le normative del paese di destinazione riguardo al trasporto di denaro contante.
  4. Utilizzare metodi di pagamento alternativi: considerare l’uso di carte di credito o debito per ridurre la necessità di portare grandi somme di contante.
Guardia di finanza (fonte_facebook: guardiadifinanza)(www.biopianeta.it)

Queste normative non solo proteggono le finanze pubbliche, ma riflettono anche una crescente preoccupazione per la sicurezza e la legalità delle transazioni finanziarie. L’implementazione di regole rigorose sul trasporto di contante si inserisce in un contesto globale in cui i governi cercano di regolamentare i flussi di denaro, a fronte delle minacce del crimine organizzato e del terrorismo.

In un mondo in cui le transazioni digitali stanno diventando sempre più comuni, le normative sul contante continuano a rivestire un’importanza fondamentale, rappresentando una sfida per trovare un equilibrio tra libertà individuali e sicurezza economica e sociale.

Roberto Arciola: