Immaginate un mondo dove viaggiare in aereo non significa più contribuire all’inquinamento atmosferico. Questa visione potrebbe presto diventare realtà grazie ai progressi nel campo dell’aviazione a idrogeno.
La Chalmers University of Technology in Svezia sta guidando la ricerca in questo ambito, con l’obiettivo di trasformare radicalmente il modo in cui voliamo entro il 2045. I loro studi promettono aerei più puliti, silenziosi ed efficienti, capaci di percorrere fino a 1.200 km senza ricorrere ai combustibili fossili.
Tomas Grönstedt, professore alla Chalmers University of Technology, ha annunciato che i primi voli commerciali alimentati ad idrogeno potrebbero decollare già nel 2028. Questa previsione sorprendente evidenzia la rapidità con cui la tecnologia dell’idrogeno sta avanzando nel settore dell’aviazione. I ricercatori stanno lavorando alacremente per sviluppare motori più efficienti e sicuri per gli aeromobili pesanti alimentati ad idrogeno, sfruttando le potenzialità dei tunnel del vento di Chalmers.
Un aspetto cruciale della transizione verso l’aviazione a idrogeno è lo sviluppo di scambiatori di calore innovativi. Poiché l’idrogeno deve essere mantenuto liquido a -250°C per restare leggero, i nuovi scambiatori di calore brevettati da GKN Aerospace rappresentano una svolta significativa. Questa tecnologia non solo raffredda i motori sfruttando la bassa temperatura dell’idrogeno ma utilizza anche il calore dei gas di scarico per preriscaldare il carburante, riducendo così il consumo fino all’8%. Carlos Xisto della Chalmers University ha evidenziato come ogni grado di aumento nella temperatura del carburante possa migliorare significativamente l’efficienza energetica degli aeromobili.
Aerei a Idrogeno: Il Futuro dell’Aviazione è alle Porte
La transizione verso l’aviazione alimentata a idrogeno richiede non solo innovazioni tecnologiche, ma anche investimenti sostanziali e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie. In Svezia, il Swedish Hydrogen Development Center (SHDC) sta coordinando gli sforzi tra vari attori chiave per accelerare questo processo. Durante recentemente seminari SHDC, sono stati presentati i progressivi lavoratori della ricerca e annunciati importantissimi investimenti nei volti ad idrogene nei prossimi anni.
Tomas Grönstedt prevede che entro il 2050, tra il 30% e il 40% dell’aviazione globale sarà alimentata ad idrogeno. Questa transizione vedrà una fase intermedia dove gli aeromobili saranno propulsi da una combinazione di energia elettrica, jet fuel ecologici ed idrogene stesso; tuttavia ogni passaggio verso l’idrogene rappresenta un importante riduzione delle emissionio CO2 nell’atmosfera.
Con un finanziamento complessivo pari a circa 14 milioni d’euro dal programma TechForH2 destinato alla ricerca sull’idrogeno applicata ai trasport pesanti inclusiva quella aviatoria si apre quindi una nuova era promettente per viaggi più puliti ed efficient sulle ali dell’innovazione tecnologica.