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Sicurezza dei bambini in acqua, meglio la ciambella o i braccioli? Come scegliere, caso per caso

Che si tratti di una giornata al mare o di un pomeriggio in piscina, la sicurezza dei più piccoli in acqua è un argomento che non perde mai di attualità.

La questione diventa ancora più pressante quando si parla di bambini che non hanno ancora imparato a nuotare.

In questo contesto, molti genitori si trovano davanti a una scelta apparentemente banale ma fondamentale: optare per i braccioli o la ciambella? Secondo il pediatra Matteo Cianciun, tuttavia, questa domanda nasconde delle insidie non trascurabili.

Attraverso un post su Instagram, il dottor Cianciun ha voluto sottolineare un concetto spesso sottovalutato dai genitori: braccioli e ciambelle non vanno considerati come dispositivi anti-annegamento. Nonostante l’aspetto colorato e invitante, questi accessori sono più simili a giocattoli che a veri e propri strumenti di sicurezza. Il loro utilizzo senza una supervisione adeguata può addirittura aumentare i rischi legati alla permanenza in acqua dei bambini.

Sicurezza bambini in acqua: un tema sempre attuale

Il pediatra ribadisce con forza l’importanza della vigilanza costante da parte degli adulti come misura indispensabile per garantire la sicurezza dei bambini in acqua. Questa raccomandazione trova conferma anche nei risultati di uno studio recentemente condotto dall’Istituto Ipi di Stoccarda, in Svizzera. La ricerca ha esaminato diversi modelli sia di braccioli che di ciambelle, valutando aspetti quali la tenuta delle valvole e la capacità degli oggetti di mantenere l’aria.

Scegli tra ciambella e braccioli (BioPianeta.it)

Lo studio svizzero ha messo in luce alcune criticità relative ai dispositivi analizzati. Nonostante alcuni modelli presentassero caratteristiche tecniche accettabili sotto il profilo della tenuta dell’aria e della resistenza delle valvole, nessuno degli oggetti testati può essere considerato un sostituto valido della presenza attenta e costante dell’adulto durante le attività acquatiche dei bambini.

La diffusione delle informazioni corrette sulla sicurezza in acqua rappresenta uno step cruciale verso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza sui rischi legati all’annegamento tra i genitori e chiunque si occupi dell’educazione dei bambini. L’intervento del dottor Cianciun su piattaforme social come Instagram gioca proprio questo ruolo: educare alla prevenzione attraverso la condivisione di conoscenze professionali accessibili a tutti.

In conclusione, mentre gli accessori galleggianti possono offrire un supporto temporaneo durante le prime fasi dell’apprendimento del nuoto o semplicemente per giocare sotto stretta sorveglianza adulta, è fondamentale ricordarsi che nulla può sostituire l’attenzione costante verso i nostri piccoli quando sono in acqua.