Il caffè, con i suoi 2,2 miliardi di tazzine consumate quotidianamente in tutto il mondo, rappresenta non solo una delle bevande più amate ma anche un elemento fondamentale dell’economia globale.
Tuttavia, il futuro del nostro caffè preferito è incerto a causa dei cambiamenti climatici che minacciano la predominanza della qualità Arabica sul mercato.
La qualità Arabica (Coffea arabica), che costituisce oltre il 60% del mercato globale del caffè, potrebbe perdere il suo primato a favore della qualità Robusta (Coffea canephora), nota per la sua maggiore adattabilità e resistenza a malattie e stress biotici. Uno studio dell’Università della Florida ha esplorato le possibili soluzioni per gli oltre 100 milioni di agricoltori che producono caffè nel mondo, suggerendo l’adozione di varietà di Arabica più resistenti o un maggior investimento nella coltivazione della Robusta.
Le piante di Arabica prosperano ad altitudini elevate, tra i 600 e i 1.800 metri, richiedendo condizioni climatiche specifiche come terreni a bassa acidità e precipitazioni regolari. Queste preferenze rendono l’Arabica particolarmente vulnerabile ai cambiamenti ambientali. La crisi climatica potrebbe ridurre la disponibilità dell’Arabica fino all’80% entro il 2050.
Varietà di caffè: tra tradizione e cambiamenti climatici
Al contrario, la Robusta si distingue per la sua estrema resistenza. Facile da curare e capace di crescere in ambienti diversificati, questa varietà presenta una maggiore resa ed è meno soggetta agli attacchi degli insetti grazie alla sua elevata quantità di caffeina. Queste caratteristiche rendono la Robusta una valida alternativa nell’affrontare le sfide imposte dai cambiamenti climatici.
Oltre alle più note Arabica e Robusta esiste una terza specie commerciale: la Liberica. Nonostante rappresenti solo circa il 2-3% del mercato globale del caffè, questa varietà offre peculiarità interessanti che meritano attenzione in un contesto di crescente ricerca sulla biodiversità delle piante da caffè.
Le principali differenze tra queste due specie si manifestano nell’aspetto dei chicchi e nel gusto della bevanda finale. I chicchi d’Arabica sono ovali e tendenzialmente più oleosi rispetto ai chicchi rotondi della Robusta; ciò conferisce all’Arabica un sapore più dolce e fruttato mentre la Robusta si distingue per un gusto più aspro ed amaro dovuto al minor contenuto oleoso.
Inoltre, mentre l’Arabica contiene meno caffeina ma più zuccheri rispetto alla robusta; quest’ultima ha quasi il doppio dei lipidi presenti nell’Arabica.
L’impatto dei cambiamenti climatici sulle colture di caffè pone sfide significative ma anche opportunità per innovare nel settore agricolo mondiale. L’esplorazione delle diverse varietà come strategia adattiva può non solo salvaguardare ma anche arricchire ulteriormente l’universo culturale ed economico legato al consumo globale del caffè.