Antartide gli effetti (devastanti) del caldo anomalo: “10° sopra la media”
L’Antartide, il continente più remoto e freddo del nostro pianeta, sta vivendo un fenomeno climatico senza precedenti.
Nel cuore dell’inverno australe, quando le temperature dovrebbero essere al loro minimo annuale, si è registrata un’ondata di calore straordinaria che ha portato i termometri a segnare valori ben oltre la norma.
Il mese di luglio, tradizionalmente il più freddo per l’emisfero sud, ha mostrato un volto insolito dell’Antartide. Temperature superiori di 10°C alla media e picchi eccezionali fino a 28°C oltre il consueto hanno trasformato il paesaggio antartico in una scena surreale. Michael Dukes di MetDesk sottolinea come questo evento sia in linea con le previsioni dei modelli climatici che anticipano gravi conseguenze sulle calotte glaciali a causa del riscaldamento globale.
La comunità scientifica ha da tempo messo in guardia sui rischi maggiori del cambiamento climatico nelle regioni polari. L’attuale ondata di calore conferma queste preoccupazioni. Zeke Hausfather di Berkeley Earth evidenzia come l’Antartide abbia registrato un aumento delle temperature negli ultimi decenni partendo da una “baseline” già elevata. Queste condizioni rendono ogni nuova ondata di calore particolarmente significativa nel contesto del riscaldamento globale.
Caldo Anomalo in Antartide
Le cause dell’ondata di calore sono molteplici e complesse. Il fenomeno El Niño, notoriamente associato all’amplificazione del riscaldamento globale, insieme all’indebolimento del vortice polare – custode delle fredde temperature antartiche – hanno contribuito significativamente all’aumento delle temperature. Jamin Greenbaum esprime preoccupazione per le future implicazioni su questa regione già sensibile agli effetti del cambiamento climatico.
L’impatto visibile sul terreno è tangibile: spedizioni scientifiche nell’Antartide orientale riportano osservazioni dirette dello scioglimento progressivo dei ghiacci negli anni recenti. La fragilità dell’ecosistema antartico viene ulteriormente sottolineata da eventi drammatici come il crollo nel 2022 di una porzione della calotta glaciale grande quanto Roma.
Jonathan Overpeck mette in evidenza come questi eventi non siano isolati ma rappresentino segnali chiari della trasformazione planetaria indotta dal cambiamento climatico. L’ondata di calore attuale non solo conferma le previsioni più pessimistiche ma solleva interrogativi urgentissimi sulla capacità degli ecosistemi più vulnerabili di adattarsi alle rapide variazioni ambientali.