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Termometro a mercurio, cosa fare se si rompe: questo é l’unico modo per ripulire senza rischi alla salute

Come pulire la casa dai residui del termometro a mercurio rotto ed evitare pericolose conseguenze per la salute? Ecco il sistema. 

I termometri a mercurio non sono più in commercio, ma nonostante questo comunemente ce li si ritrova in casa, dove sono presenti ormai da molti anni, e si continua ad usarli per misurare la temperatura quando si ha la febbre.

Può accadere anche che i collezionisti di oggetti del passato conservino ancora in casa un vecchio termometro a mercurio come cimelio di un tempo che fu. Fatto sta che questo strumento diagnostico di facile utilizzo può rappresentare un pericolo se si rompe e si viene a contatto con il mercurio contenuto, quello da cui, appunto, prende il nome.

Una direttiva del Parlamento europeo nel 2009 ha vietato la produzione di questo tipo di termometri proprio perché il mercurio mette a rischio la salute. È un elemento chimico argentato che ha la caratteristica di segnalare la temperatura corporea mediante la sua capacità di espandersi e contrarsi con i cambiamenti della stessa. Cosa fare e come pulire se un termometro così si rompe?

Come pulire la casa dal termometro a mercurio rotto senza rischi per la salute

La pericolosità del contatto con il mercurio deriva dal fatto che trattandosi di una componente liquida può facilmente evaporare a temperatura ambiente. Se inalati i vapori del mercurio sono dannosi per l’organismo umano, bambini e donne incinte sono particolarmente vulnerabili e rischiano di più in questo caso.

termometro a mercurio rotto: come pulire la casa
Il modo di pulire la casa se si rompe un termometro a mercurio – biopianeta.it

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato il mercurio tra le 10 sostanze chimiche più pericolose per la salute umana. Il mercurio contenuto nei termometri risulta essere poi scarsamente assorbito a livello intestinale e tramite l’inalazione può arrivare ai polmoni danneggiandoli.

Se assorbito da donne in stato di gravidanza può attraversare la barriera ematoencefalica e la placenta andando a colpire il sistema nervoso centrale e periferico del nascituro. I vapori di mercurio causano perciò una forte intossicazione. Questa può manifestarsi con sintomi come febbre alta, tosse, bronchite, tracheite, ma anche perdita della sensibilità e tremori.

Nel caso venga ingerito il mercurio provoca diarrea, vomito, coliche addominali emorragiche, danni renali e polmonite interstiziale. Se si rompe il termometro in mercurio la prima cosa da fare è allontanare bambini e donne incinte. Evitare la frammentazione ulteriore delle particelle e quindi non usare l’aspirapolvere o la scopa per raccoglierle.

Bisogna far scivolare il mercurio su un foglio di carta e poi aspirarlo con una siringa senza ago. In alternativa raccoglierlo con del nastro adesivo attaccandolo su. Non si deve gettare il mercurio nel lavandino perché potrebbe inserirsi nel sifone ed evaporare nel momento in cui si usa l’acqua calda.

Va smaltito in un contenitore metallico con chiusura ermetica aggiungendo dell’acqua fredda. Non deve essere buttato nei rifiuti ordinari urbani, ma va contattata la ditta locale che si occupa dello smaltimento di rifiuti tossici. Si può anche portare in farmacia e riporlo negli appositi raccoglitori di farmaci scaduti.

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