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Spiagge italiane ricoperte di mucillagine: cos’è la “neve di mare” e quanto è davvero pericolosa

La mucillagine, comunemente nota come “neve di mare” per la sua apparenza filamentosa e appiccicosa, è tornata a fare capolino lungo le coste dell’Adriatico.

Questo fenomeno, noto fin dal 1700 ma studiato scientificamente solo a partire dagli anni ’80 e ’90, è causato dall’accumulo di sostanze organiche prodotte da microalghe.

In particolare, l’alga Gonyaulax fragilis gioca un ruolo chiave nella formazione di queste strutture che possono diventare particolarmente abbondanti in condizioni climatiche favorevoli.

Nonostante la mucillagine sia un fenomeno naturale e non rappresenti un pericolo diretto per la salute umana, le sue implicazioni sull’economia e sugli ecosistemi marini sono tutt’altro che trascurabili. Le condizioni climatiche attuali – caratterizzate da acque calde e assenza di mareggiate – hanno favorito una stagione estiva ricca di mucillagini lungo le coste adriatiche. Questa situazione può avere ripercussioni negative sulla cosiddetta “economia blu”, danneggiando settori come la pesca e il turismo.

Neve di mare sulle spiagge

L’accumulo delle mucillagini sui fondali crea un ambiente ipossico che può essere letale per molte specie marine ancorate in profondità. Cozze, spugne, vongole e altri molluschi sono tra gli organismi maggiormente colpiti da questo fenomeno. La presenza massiccia delle mucillagini nelle acque rende inoltre difficile la pesca, poiché questi aggregati organici tendono ad appesantire le reti dei pescatori.

Neve di mare sulle spiagge (BioPianeta.it)

Per i turisti che frequentano le spiagge dell’Adriatico durante l’estate, la presenza delle mucillagini può risultare fastidiosa. Sebbene non siano nocive per la salute umana, possono trattenere composti chimici tossici o fungere da habitat per batteri potenzialmente dannosi. Inoltre, l’essiccamento degli aggregati sulla pelle a causa del vento e del sole può causare sensazioni di disagio simili a quelle provocate dalle meduse.

In conclusione, mentre si attendono ulteriori studi scientifici sui possibili effetti collaterali della presenza delle mucillagini nelle nostre acque balneari, rimane chiaro che questo antico nemico del mare Adriatico continua a rappresentare una sfida sia per l’economia locale sia per la conservazione degli equilibri naturali dei nostri mari.