Spariscono migliaia di auto dalle strade grazie a questa rivoluzione: vantaggio forte per l’ambiente e per il portafoglio
Sulle strade si sta notando una notevole diminuzione del numero di auto, ecco perché questo sta accadendo.
Pensare di ridurre l’uso dell’auto o addirittura di rinunciarci sembra essere impossibile per alcuni, non solo perché non si hanno altri mezzi da utilizzare (questo vale soprattutto per chi vive in un piccolo centro), ma anche per abitudine. A volte, infatti, si tende a mettersi al volante anche solo per poche centinaia di metri, nonostante si possa fare quel tragitto anche a piedi e dare così un beneficio anche alla propria salute.
Chi vive in una grande città potrebbe comunque risultare più facilitato, ben sapendo di poter contare sui mezzi pubblici, che consentono di fare spostamenti anche di pochi chilometri senza difficoltà. Si ha così modo di risparmiare i soldi richiesti per un rifornimento carburante ancora più frequente, oltre che di abbassare il livello di inquinamento presente nell’aria. Se a farlo sono in tanti, gli effetti positivi non possono che essere più evidenti.
Vedere meno auto sulle strade è possibile: la strategia
Circolare nelle ore di punta può essere davvero difficile, come sa bene chi vive o lavora in una grande città. A livello generale si riscontra in realtà un calo nell’utilizzo delle auto, reso possibile da un cambiamento nelle abitudini da parte di molti. A renderlo possibile è l’ incremento registrato nel carpooling aziendale, che sembra piacere sempre di più.
Solo nel 2023, infatti, sono stati rimossi dalle strade 212.410 veicoli. I pendolari che si spostano ogni giorno per raggiungere lavoro e università sono riusciti a risparmiare in totale 4.931.175 km e 986.263 euro tra benzina, caselli e parcheggi grazie al trasporto in condivisione. A beneficiarne è anche l’ambiente: si sono registrate 641 tonnellate di CO2 in meno.
Ci sono però delle zone del nostro Paese dove questo modo di agire sta divendo sempre più diffuso, basti pensare a Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, mentre a livello provinciale spiccano Torino, Alessandria e Bologna. Se si vuole davvero che questa scelta possa espandersi ulteriormente, non può che essere importante anche il sostegno da parte delle aziende.
A metterlo in evidenza è l’Osservatorio Nazionale sul Carpooling Nazionale, realizzato da Jojob Real Time Carpooling. “E’ importante che il tessuto imprenditoriale e le comunità territoriali, attraverso i loro mobility manager, accolgano e favoriscano questa nuova modalità di viaggio – si legge –. Questo può permettere di ridurre il traffico, quindi anche l’inquinamento“.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un servizio che non viene scelto per i viaggi di gruppo. In genere, infatti, 3 viaggi su 4 (75,6%) sono realizzati da un equipaggio di 2 persone, quindi autista e passeggero, mentre il 18,3% delle macchine è composto da 3 colleghi e colleghe. La strada insomma sembra tracciata, resta da capire se il fenomeno sia destinato a crescere ancora di più.