La Sicilia sta vivendo una delle crisi idriche più gravi degli ultimi decenni, con un impatto devastante sulla biodiversità e sull’accesso all’acqua per la popolazione.
La situazione, già critica a causa delle alte temperature e della siccità prolungata, ha portato alla scomparsa di un altro importante bacino idrico: il lago Fanaco.
Il lago Fanaco, situato nel territorio del palermitano, è diventato simbolo della crisi ambientale che affligge la regione. Dopo i laghi di Pergusa e dell’Ogliastro, anche questo invaso ha cessato di esistere, lasciando al suo posto solo fango e detriti. La data prevista per la sua “estinzione” era il 20 luglio ma, in una triste anticipazione del destino che lo attendeva, il lago è sparito prima del tempo stabilito.
La crisi idrica siciliana non è un fenomeno nuovo. Da anni le grandi città dell’isola, come Palermo e Catania, sono costrette a fare i conti con la scarsità d’acqua. Tuttavia, con l’intensificarsi dei cambiamenti climatici, anche i piccoli comuni stanno iniziando a soffrire gravemente di questa emergenza. Secondo Federconsumatori Sicilia, le conseguenze si fanno sentire su tutta la popolazione dell’isola.
Sicilia sparisce anche il terzo lago
Nonostante la gravità della situazione sia nota da tempo, le azioni intraprese dai vari governi regionali non sono state sufficienti a prevenire o mitigare gli effetti della crisi idrica. Il governo attuale si aggiunge alla lista di quelli che non sono riusciti a fornire soluzioni concrete per affrontare questa emergenza che dura da decenni.
L’Autorità regionale di bacino ha rilasciato un report aggiornato al 24 giugno che dipinge uno scenario allarmante: i volumi d’acqua contenuti nelle dighe siciliane hanno subito una drastica diminuzione. Attualmente dispongono di poco più meno di 270 milioni di metri cubici d’acqua; tuttavia solo 121 milioni sono utilizzabili senza danneggiare le specie ittiche presenti nei laghi. Questa riduzione rappresenta un deficit del 21% rispetto al mese precedente.
Mentre si lavora alla deviazione delle condutture idriche per garantire l’approvvigionamento ai Comuni del Vallone di Caltanissetta, rimane aperta la questione su come affrontare efficacemente questa emergenza nel lungo termine. La sparizione del lago Fanaco serve da monito sulla necessità urgente di adottare politiche ambientali più responsabili e strategie concrete per preservare le risorse naturali della Sicilia.