A chi non piacciono i cibi sott’olio? Sono gustosi e possono rimanere in dispensa per un periodo di tempo relativamente lungo.
I cibi sott’olio sono sicuramente un “salva pasto” nei giorni in cui ci troviamo col frigorifero vuoto e non sappiamo cosa cucinare. Spesso si tratta di verdure, che vengono conservate sott’olio e di conseguenza hanno una “vita” più lunga di cibi freschi da conservare in frigorifero.
Le dispense dunque ne contengono in abbondanza: vasetti di vario genere con peperoni, melanzane, zucchine, e chi più ne ha più ne metta, che possono svoltare un contorno veloce o addirittura un primo o un secondo. Insomma i cibi sott’olio sono veramente un alimento molto versatile, che può aiutare a mettere in tavola qualcosa di sfizioso ma veloce anche nei giorni in cui la voglia di cucinare scarseggia pericolosamente.
Ma anche i sott’olio devono essere tenuti sotto controllo, perché nonostante il lungo periodo di conservazione anche questi alimenti alla lunga scadono e diventano nocivi, soprattutto perché proprio nei sott’olio è altissimo il rischio che si produca una tossina nociva per il corpo umano, potenzialmente letale, alla quale bisogna prestare molta attenzione.
Botulino: cos’è e cosa si rischia se ci si entra in contatto
I sott’olio sono cibi ottimi, soprattutto “comodi”, ma c’è un problema con quelli che vengono tenuti in dispensa troppo a lungo, soprattutto dopo aperti. Questi cibi infatti sono soggetti a sviluppare una tossina chiamata botulino, nociva e potenzialmente letale per l’essere umano, che non deve essere assolutamente ingerita. C’è un modo però per riconoscere i cibi sott’olio colpiti da botulino.
Il botulino è una tossina molto pericolosa per l’essere umano in quanto può provocare una paralisi, chiamata botulismo, che coinvolge i muscoli. Viene prodotta da un batterio chiamato Clostridium botulinum che, addirittura, si può sviluppare anche in acqua. Nei sott’olio si riproduce in quanto l’ambiente è privo di ossigeno, e se conservati male sono un ambiente più che favorevole.
Il problema è che a livello di gusto, non cambia nulla, quindi è impossibile scovarlo attraverso il sapore del cibo. Ci sono tuttavia dei segni che indicano la presenza di botulino nei sott’olio: il barattolo, o meglio il coperchio, risulta gonfio e rigido al tatto, segno che c’è del gas prodotto dal botulino. Anche il cambio di odore dell’olio, se risulta sgradevole, o se la consistenza dell’olio cambia, è meglio non consumare il prodotto.