Mettere in pratica queste comunissime abitudini ci aiuta a vivere più a lungo e mantenerci più in forma, dicono gli scienziati.
È importante tenere il cervello ben allenato: lo è almeno quanto è cruciale allenare il nostro fisico. Anzi, per certi versi lo è anche di più visto che generalmente il cervello finisce di svilupparsi verso i vent’anni prima di andare incontro a un graduale rallentamento cognitivo.
Provvidenzialmente i tassi di rallentamento cognitivo e di rischio di demenza sono ambedue condizionati dai “fattori di rischio modificabili”, come dicono gli esperti del settore. Per farla breve: ci sono delle cose che possiamo fare – o, meglio, delle semplicissime abitudini da adottare – per conservare più a lungo la salute cerebrale, rimanere più lucidi e proteggerci dal rischio di demenza.
Si tratta in altre parole di rimanere mentalmente attivi. Cosa non indifferente in un Paese come l’Italia, dove l’età media della popolazione è sempre più alta (45,7 anni) e lo stesso vale per l’aspettativa di vita (84 anni circa in media). Insomma, diventa cruciale cercare di tenere in salute cervelli che inesorabilmente si avviano a diventare sempre più maturi.
Adottare queste semplicissime abitudini aiuta a il cervello a restare più a lungo in salute
Gerontologi e psicologi tirano in ballo il concetto di “riserva cognitiva”. Si tratta, in altri termini, della capacità del nostro cervello di adattarsi davanti all’avanzare dell’invecchiamento o della malattia. Ma all’atto pratico cosa significa avere una riserva cognitiva alta o bassa?
Per fare un esempio: una persona che mostra alcuni marcatori biologici tipici dell’Alzheimer (grumi di proteine che accumulandosi vanno a compromettere le funzioni cerebrali) ma ha un’elevata riserva cognitiva può essere ancora in grado di raggiungere buoni risultati nei test della sua mente.
In sostanza è come poter fare assegnamento su una sorta di capacità mentale di riserva che consente, se non di compensare, quantomeno di far fronte al danno subito dalla mente. La cosa interessante è che esistono diverse attività che possiamo fare per sviluppare la nostra riserva cognitiva.
Una di queste è leggere. Studi recenti mostrano infatti che la lettura aiuta a mantenere più giovane il cervello. Lo dimostra uno studio della Rush University di Chicago su 300 anziani testati per 6 anni. Dopo la morte le autopsie hanno evidenziato che nei lettori abituali la perdita di memoria e i segni di demenza si riducevano del 30%.
Ma leggere non è l’unica attività ottima per la nostra riserva cognitiva. Effetti simili si riscontrano anche in chi suona strumenti musicale e canta, in chi si cimenta in enigmi complicati, viaggia e impara una seconda lingua. Per mantenere la mente nella forma migliore è importante anche socializzare, praticare attività fisica, mangiare bene. Infine, mai perdere la curiosità e soprattutto la capacità di pensare positivamente.