Inquinamento

Sardegna, intervento record sulle spiagge più belle dell’isola: “Invase dalla posidonia”

La spiaggia del Faro di Palau, gioiello incastonato nella prestigiosa cornice della Costa Smeralda in Sardegna, si è trovata a fronteggiare una sfida ambientale di notevole impatto proprio alla vigilia della stagione estiva.

Questa località, rinomata per le sue acque cristalline e la sabbia finissima, rischiava di diventare inaccessibile ai numerosi turisti attratti dalle bellezze naturali dell’isola a causa dell’accumulo di posidonia sulla riva.

Il progetto non rappresenta soltanto una soluzione al problema immediato dell’invasione da parte della posidonia, ma si configura anche come un importante contributo alla lotta contro l’erosione delle coste sarde.

Ezio Esposito, presidente del gruppo omonimo impegnato nell’iniziativa, sottolinea come il loro lavoro sia stato accolto con grande entusiasmo non solo dagli operatori turistici ma anche da associazioni ambientaliste quali Mare Pulito e Legambiente. Grazie a queste sinergie è stato possibile realizzare interventi simili in altre note località balneari italiane come Alghero in Sardegna e Cecina in Toscana.

L’impegno profuso nella pulizia e nel recupero delle spiagge dalla posidonia morta dimostra quanto sia possibile conciliare le esigenze turistiche con il rispetto per l’ambiente attraverso soluzioni innovative che valorizzano i rifiuti organici marini trasformandoli in risorse utilizzabili in altri settori economici.

Sardegna: spiaggia invasa da Posidonia

La posidonia oceanica, una pianta marina fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi costieri, diventa un problema quando le sue foglie morte vengono depositate sulle spiagge dalle correnti marine. Questo fenomeno naturale non solo deturpa la bellezza delle coste ma crea anche barriere fisiche che rendono difficoltoso l’accesso al mare. La situazione della spiaggia del Faro di Palau non è un caso isolato ma si inserisce in un contesto più ampio che interessa diverse località balneari italiane.

Sardegna arriva l'invasione
Posidonia, invasione in Sardegna (BioPianeta.it)

Per risolvere questa problematica senza compromettere l’integrità ambientale della zona, l’amministrazione comunale di Palau ha deciso di affidarsi all’expertise del gruppo Esposito di Lallio. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate nel campo del riciclaggio, la società bergamasca ha messo a punto un processo capace di separare efficacemente la posidonia dalla sabbia e dai micro rifiuti presenti sulle spiagge.

Il materiale raccolto viene trasportato nell’impianto di riciclaggio situato a Quartu Sant’Elena, vicino Cagliari. Qui avviene la separazione: mentre la parte vegetale viene trasformata in fertilizzante o utilizzata come materiale per la bioedilizia, i residui plastici vengono smaltiti adeguatamente. La sabbia pulita viene poi restituita alla spiaggia del Faro di Palau, restituendo ai turisti uno scenario idilliaco privo dei detriti accumulatisi nel tempo.

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