Pannelli solari addio: questa nuova tecnologia è molto più vantaggiosa
Si prospetta un addio ai pannelli solari, i quali saranno sostituiti da una tecnologia più vantaggiosa. Il mondo delle rinnovabili si evolve.
Il mondo delle energie rinnovabili è in continua ascesa e non si è fermato affatto al fotovoltaico e all’eolico, i settori maggiormente noti ai più. Infatti, i pannelli solari potranno presto essere sostituiti da parte di una nuova tecnologia, anche più vantaggiosa di essi. Tutto ciò rende chiaro quanto ancora tanto ci sia da fare per poter evitare, durante tutto il ciclo di vita, il minor impatto possibile sui territori.
Di fatti, pur se il fotovoltaico è molto meno impattante sull’ambiente di quanto non lo siano le fonti energetiche derivanti da fonti fossili, alcuni elementi tossici che lo compongono, come l’arsenico e il cadmio, sono difficili da smaltire. Da qui, quindi, nasce la sfida degli scienziati per poter produrre delle strutture tecnologiche idonee a impattare sull’ambiente ancor di meno, se non addirittura a ripulirlo.
Fra queste, ne spicca una che recentemente è stata ampiamente pubblicizzata da parte dell’associazione no-profit francese Viseta. Per poterla attuare, però, è necessario vi siano dei corsi d’acqua naturali (anche di piccole dimensioni) nei pressi di un edificio, i quali verrebbero ripuliti da parte di alcune turbine in legno.
Fotovoltaico, ora può essere sostituito facilmente
Per quanto i pannelli solari riescano ad essere molto adattabili, a ridotto impianto ambientale e semplici da installare, la sfida degli scienziati è sempre quella di superarsi. Siamo ai primordi delle energie rinnovabili, quindi con il passare dei decenni vi sarà un’ampio studio che condurrà a dei risultati sempre più sconvolgenti in questo settore.
Fra gli strumenti più pronti a esser utilizzati su vasta scala, anche se ancora questa estensione non è attuabile, ci sono proprio le turbine idroelettriche in legno. L’energia di tipo idroelettrico sarebbe molto più vantaggiosa, sia in termini di risparmio che in fase di produzione. Un utilizzo sempre più ampio di questo strumento all’avanguardia apporterebbe delle migliorie nel settore, giacché riuscirebbe a ovviare ad alcuni tipi di problemi.
Secondo quanto afferma il sito Money.it, le nuove turbine in legno non necessitano di infrastrutture ingombranti, anche perché utilizzeranno il flusso d’acqua naturale già presente. L’impianto pico-idroelettrico ha un costo iniziale che si aggira fra i 3 e i 4 mila euro. Inoltre, sarebbe adattabile anche a dei territori remoti, oltre che a dei sistemi di fabbisogni maggiormente limitati. Ovviamente, come anche per i pannelli solari, la spesa iniziale sarebbe importante, anche se con i tempo tende a diminuire in termini di valore sul mercato.