Oltre ai PFAS potrebbe esserci un’altra sostanza tossica nelle nostre acqua: “Bisogna fare molta attenzione”
Quando si parla di inquinamento delle acque, il pensiero va immediatamente ai PFAS, noti come “forever chemicals” negli Stati Uniti per la loro persistenza nell’ambiente.
Tuttavia, emerge un’altra minaccia poco conosciuta ma altrettanto preoccupante: l’acido trifluoroacetico (TFA), derivato dalla degradazione dei PFAS.
Questa sostanza, secondo un rapporto del Pesticide Action Network (PAN Europe), è stata trovata in quantità allarmanti nelle acque superficiali e sotterranee di dieci paesi dell’UE.
Il PAN Europe ha analizzato 29 campioni d’acqua provenienti da diverse parti dell’Unione Europea, scoprendo che tutti i campioni contenevano tracce di PFAS. Sorprendentemente, oltre il 98% dei PFAS rilevati era rappresentato dal TFA. Questo dato è particolarmente allarmante considerando che il 79% dei campioni presentava livelli di TFA superiori al limite proposto dalla Direttiva UE sulle acque potabili.
I risultati dello studio indicano che i pesticidi PFAS sono la principale causa della presenza di TFA nelle aree rurali. Altre fonti includono refrigeranti, trattamenti delle acque reflue e inquinamento industriale. La classificazione dei TFA come metaboliti “non rilevanti” ha ostacolato una protezione efficace delle falde acquifere dall’inquinamento.
Acqua: sostanza tossica? Un nuovo allarme per le acque europee
Nonostante la sua diffusione e stabilità nell’ambiente, il TFA è poco studiato rispetto ad altri composti chimici. L’European Food Safety Authority (EFSA) nel 2016 ha fissato un valore tollerabile giornaliero per il consumo umano di TFA molto più alto rispetto a quello recentemente proposto dall’Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l’ambiente (RIVM). Ciò solleva preoccupazioni riguardo agli effetti a lungo termine sulla salute umana, soprattutto considerando gli effetti negativi simili a quelli dei PFAS sul sistema riproduttivo evidenziati da alcuni studi.
Di fronte a questa crescente minaccia alla sicurezza dell’acqua potabile in Europa, PAN Europe chiede ai governi un intervento urgente. Tra le misure proposte vi sono il divieto immediato dei pesticidi contenenti PFAS e dei gas fluorurati nonché la definizione di un limite massimo consentito per i livelli di TFA nell’acqua potabile su scala europea.
In conclusione, mentre l’inquinamento da PFAS riceve una crescente attenzione mediatica e scientifica, emergono nuove sfide legate alla presenza nel nostro ambiente di sostanze derivate come il TFA. È imperativo che le autorità europee agiscano tempestivamente per stabilire normative chiare e stringenti al fine di proteggere le risorse idriche dal crescente inquinamento chimico e garantire alla popolazione l’accesso ad acqua pulita e sicura.