Salute e benessere

L’errore che commettono in molti sull’olio esausto: ecco qual è il giusto smaltimento (a norma di legge)

L’olio esausto rappresenta una sfida ambientale non indifferente nelle nostre città. Molti sbagliano però come smaltirlo.

Secondo dati forniti da AMSA e Amiat, rispettivamente per Milano e Torino, la quantità di olio usato prodotta annualmente è significativa, ma solo una frazione viene recuperata e smaltita correttamente.

A livello nazionale, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale del Veneto evidenzia che solo il 13% dell’olio esausto viene trattato adeguatamente.

Gli oli utilizzati in cucina variano notevolmente in termini di composizione e uso consigliato. Alcuni oli, ricchi di acidi grassi polinsaturi come l’olio di mais o di soia, sono meno adatti alla cottura a causa della loro sensibilità al calore. Questi sono preferibili per condire alimenti a crudo. Altri oli vegetali, come l’extra-vergine di oliva o quello di arachidi, grazie alla loro stabilità termica sono adatti sia alla cottura che al condimento.

Affrontare il problema dello smaltimento degli oli usati richiede un impegno collettivo verso pratiche più sostenibili che salvaguardino il nostro ambiente per le generazioni future.

Come smaltire l’olio esausto

Il corretto smaltimento dell’olio esausto è cruciale per evitare danni ambientali ed economici. L’olio non può essere gettato nel lavandino o nel WC perché danneggia il sistema fognario e non è facilmente degradabile. Anche se commestibile, non va compostato con i rifiuti alimentari domestici né assorbito con carta da cucina destinata all’umido. La pratica corretta prevede la raccolta dell’olio in bottiglie di plastica da consegnare poi alle piazzole ecologiche comunali o nei contenitori dedicati presenti in alcuni negozi.

Olio esausto da smaltire
Olio esausto come smaltirlo? (BioPianeta.it)

Le domande frequenti riguardano dove buttare l’olio (in bottiglie di plastica presso punti raccolta dedicati), se l’olio del tonno può essere mangiato (sì, ma senza esagerare) e se può essere gettato nel WC (decisamente no). È importante sottolineare che ogni tipo d’olio deve essere smaltito correttamente per evitare problemi ambientali gravi.

Il riciclo dell’olio contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni nocive e alla protezione delle risorse idriche. L’uso principale dell’olio raccolto è nella produzione di biodiesel; tuttavia, può trovare impiego anche nella realizzazione di biolubrificanti, saponette artigianali, inchiostri e altri prodotti eco-sostenibili.

Per quanto riguarda specificatamente l’uso culinario residuo come nell’esempio dell’olio del tonno conservato in scatola o vasetto – oltre a ridurre sprechi alimentari – si promuove un approccio responsabile verso il consumo dei prodotti ittici conservati.

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