Ambiente

Italia invasa dalle zecche, ecco le zone più a rischio: come distinguerle e cosa fare subito in caso si puntura

Le zecche in Italia sono diventate un grosso problema per l’agricoltura e anche per gli esseri umani, ma in alcune zone il rischio è alto.

L’aumento delle zecche in Italia è costante e la preoccupazione fra gli esperti cresce. A ribadirlo è il CAI di Belluno che ha spiegato la costante presenza nella provincia, ma i numeri sono in crescita anche in altre zone del Paese. La situazione lascia alquanto preoccupati e i danni arrecati anche agli animali domestici non sono di poco conto, anzi.

Il problema non è stato registrato soltanto nelle zone del Nordest, i luoghi in cui le zecche hanno preso piede sono infatti tantissimi, da qui tutta una serie di risvolti. Le conseguenze di natura sanitaria sono evidenti, specialmente viste le segnalazioni dei casi di punture. Ora non resta che scoprire quale sia la situazione e come gestirla nel miglior modo possibile.

Qual è la situazione delle zecche in Italia 

I parassiti si mostrano un costante pericolo per la salute di animali e persone. Annullare le vacanze in alcune zone tipo le Dolomiti serve a poco o nulla, ma seguire dei consigli è fondamentale. Lo stesso Maurizio Ruscio, presidente nazionale del Gruppo di studio della malattia di Lyme, ne ha parlato ai microfoni de Il Fatto Quotidiano.

Il fenomeno è legato al cambiamento climatico e all’aumento delle temperature. L’inverno meno freddo consente loro di replicarsi in un ciclo continuo”, ha affermato. Analizzando le zone ha citato Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana come luoghi critici. “E negli ultimi due anni sono aumentati senza paragoni i casi di malattie trasmesse dalle zecche”, spiega. Ma le cose non vanno bene anche in altre zone come Europa, Canada, Francia e Spagna (oltre all’Italia).

Zecca presenza in Italia
La zecca è presente in Italia, consigli su punture e cosa evitare – foto Biopianeta.it

I pericoli legati a questi parassiti sono tanti: si va dalla ehrlichiosi all’anaplasmosi, entrambe provocate da batteri, senza dimenticare la febbre di Crimea-Congo. Ma la situazione è in continua evoluzione e infatti le malattie sono diverse: attenzione anche a TBE (encefalite da zecca) oppure la borelliosi di Lyme.

Il consiglio dell’esperto è quello di evitare zone umide e con erba alta: non sdraiarsi e nemmeno sedersi sui prati. “Controllare soprattutto i punti dove si suda di più: le zecche hanno bisogno di liquidi. Si nascondono anche nelle cuciture degli abiti, ma il lavaggio non le uccide; le elimina l’asciugatrice“, commenta Ruscio.

E per eliminarle è inutile utilizzare, acetone, alcol, benzina, olio o grassi di vario genere. Utilissimo in questi casi l’uso di pinzette sottili o quelle vendute in farmacia. In presenza di febbre o eritema è opportuno affidarsi ad un consulto medico. Le zecche sono pericolose e mai come in questo caso l’attenzione non è mai abbastanza.

Back to top button
Privacy