Il report sull’ambiente in Piemonte preoccupa i cittadini: “Guardate i dati della qualità dell’aria”
Il Piemonte si trova di fronte a una sfida ambientale di notevole importanza, con la qualità dell’aria che rimane al centro delle preoccupazioni regionali.
Secondo il direttore generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero, nonostante un calo medio dello smog grazie ai 92 giorni di vento forte – un fenomeno non registrato da oltre vent’anni – la situazione richiede ancora grande attenzione.
La presentazione della “Relazione sullo stato dell’ambiente del Piemonte 2024” ha messo in luce come, malgrado un trend in discesa, la qualità dell’aria necessiti di ulteriori miglioramenti.
Il 2023 è stato un anno segnato da condizioni meteorologiche estreme nel Piemonte. Da una parte, fino a giugno si sono registrate precipitazioni pari quasi al totale annuo abituale, con un incremento del 90% rispetto alla media. Dall’altra parte, eventi come la colata detritica a Bardonecchia e le grandinate sulle Langhe hanno evidenziato i rischi legati ai cambiamenti climatici. Questa variabilità ha avuto effetti anche sulla distribuzione dello smog nella regione.
Report inquinamento Piemonte: una lotta continua per la qualità dell’aria
L’Arpa ha osservato che le particolari condizioni meteo del 2023 hanno contribuito significativamente alla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico. Grazie alla frequente ventilazione e agli episodi di fohen (venti caldi discendenti), si è verificata una diminuzione nell’accumulo degli inquinanti atmosferici. Di conseguenza, le concentrazioni medie di PM10 e PM2.5 sono state tra le più basse mai registrate nella storia delle rilevazioni della regione.
Nonostante i miglioramenti generalizzati, alcune aree urbane come Torino continuano a sperimentare superamenti dei limiti giornalieri consentiti per alcuni inquinanti, soprattutto il biossido di azoto legato all’intenso traffico veicolare. Questa situazione pone l’enfasi sulla necessità di interventi mirati per affrontare le specifiche fonti d’inquinamento nelle zone più densamente popolate e antropizzate.
In risposta alle sfide ambientali emergenti e ai dati raccolti nell’ultimo anno, la Regione sta pianificando aggiornamenti significativi al “Piano regionale per la qualità dell’aria”.
L’assessore all’Ambiente Matteo Marnati ha annunciato che il nuovo piano includerà quasi cento misure volte alla riduzione delle emissioni atmosferiche. Con un investimento previsto di 400 milioni di euro entro il 2030, questo piano mira ad avere un approccio più preciso e “chirurgico” nei confronti della problematica dello smog.
La relazione annuale sull’ambiente del Piemonte dimostra quindi sia progressi incoraggianti sia sfide persistenti nella gestione della qualità dell’aria e degli effetti dei cambiamenti climatici sulla regione. Con politiche ambientali aggiornate e interventi strutturalmente mirati previsti nei prossimi anni, il Piemonte si impegna verso una gestione sempre più efficace delle sue risorse naturalistiche ed ambientali.