Il nuovo (curioso) studio sulle vongole giganti: così cambieranno per sempre i pannelli solari
Avete mai pensato che una vongola potrebbe essere più efficiente di un pannello solare? Questa domanda, che potrebbe sembrare a prima vista frutto di fantasia, nasconde in realtà una verità scientifica sorprendente.
Le vongole giganti iridescenti, abitanti delle barriere coralline tropicali, stanno offrendo agli scienziati nuove prospettive sul futuro delle energie rinnovabili.
Un recente studio condotto dall’Università di Yale ha messo in luce le caratteristiche uniche di questi molluschi iridescenti. Grazie alla loro geometria particolare – colonne verticali dinamiche di recettori fotosintetici coperte da uno strato sottile che disperde la luce – le vongole giganti si rivelano uno dei sistemi di energia solare più efficienti al mondo.
Alison Sweeney, professore associato di fisica e biologia evolutiva a Yale, ha evidenziato come queste creature, nonostante vivano in piena luce solare, mantengano all’interno una notevole oscurità. Questo paradosso nasconde la chiave della loro incredibile efficienza nella conversione dell’energia solare.
La ricerca condotta con il supporto dei palauani dimostra come la collaborazione tra comunità locali e scienza possa portare alla scoperta di meraviglie naturali capaci d’ispirarci verso un futuro più verde e sostenibile. Gli studi sulle vongane potrebbero infatti ispirare la progettazione di nuovi pannelli solari che imitino le loro strategie naturalmente efficienti o addirittura sviluppare pannelli flessibili ed economicamente accessibili basati su principii simili.
Vongole giganti e pannelli solari: un futuro sostenibile ispirato dalla natura
Il lavoro pubblicato sulla rivista PRX: Energy presenta un modello analitico basato sulla geometria e sul movimento delle vongole giganti. Lo studio fa parte di una serie di ricerche volte a esplorare i meccanismi biologici naturali per ispirare nuovi materiali e design sostenibili.
Le alghe unicellulari che crescono sulla superficie delle vongole assorbono la luce solare grazie alla dispersione operata dagli iridociti. La disposizione verticale parallela alla direzione della luce permette un’ottimizzazione dell’assorbimento luminoso.
Utilizzando il modello derivante dalla geometria delle vongole giganti, gli scienziati hanno calcolato un’efficienza quantica del 42%. Considerando poi il comportamento dinamico delle vongole in risposta ai cambiamenti della luminosità ambientale, tale efficienza è stata stimata salire fino al 67%. A confronto con il 14% d’efficienza dei sistemi a foglia verde in ambiente tropicale, i risultati sono notevoli.
Questo studio non solo mette in evidenza l’importanza della biodiversità nel nostro pianeta, ma apre anche nuove frontiere per lo sviluppo tecnologico sostenibile. L’esempio delle vongole giganti dimostra quanto sia fondamentale guardare alla natura per trovare soluzioni innovative ed efficienti nell’utilizzo dell’energia solare.