Una notte stellata evoca magia, un senso di meraviglia o romanticismo. Ma avete mai pensato a un mare stellato? In tutto il mondo ci sono quasi 2.000 specie di stelle marine, ciascuna con un ruolo vitale nei nostri oceani.
Sfortunatamente, una misteriosa malattia ha colpito queste creature, distruggendo le popolazioni lungo la costa occidentale del Nord America e portando a un drammatico squilibrio negli ecosistemi marini.
Le foreste di kelp, una volta rigogliose, sono state devastate dai ricci di mare, privati dei loro principali predatori. Nonostante il loro aspetto tranquillo, molte specie di stelle marine sono voraci predatori che svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi marini. Per esempio, la stella marina girasole si nutre principalmente di ricci di mare e altri invertebrati.
Riportare in vita un predatore
Secondo Drew Harvell, ecologo marino presso la Cornell University e i Friday Harbor Labs, l’entità della malattia delle stelle marine è senza precedenti. Nel 2019, il biologo marino Jason Hodin dell’Università di Washington è stato il primo a tentare di allevare le stelle marine girasole in cattività.
Grazie agli sforzi lungo la costa occidentale e oltre, le stelle marine potrebbero tornare a popolare i nostri oceani. Ashley Kidd evidenzia l’impegno per la conservazione delle Pycnopodia attraverso programmi dedicati come SAFE (Saving Animals From Extinction).
La strada per il recupero delle Pycnopodia è lunga ma promettente grazie ai progressi nella ricerca e nell’allevamento in cattività. Con una crescente attenzione verso gli invertebrati marini si spera non solo nel ripopolamento delle specie ma anche nel ripristino dell’equilibrio nelle foreste di kelp.