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Febbre causata da zanzare e moscerini: come riconoscerla e cosa fare immediatamente

L’Italia si trova ad affrontare un’emergenza sanitaria inaspettata con la comparsa dei primi casi di febbre Oropouche sul territorio nazionale.

La malattia, tipica della regione amazzonica, ha fatto il suo ingresso in Europa proprio attraverso il nostro Paese, segnando un precedente importante.

Grazie all’impegno dell’Unità di Bioemergenze dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, diretta da Maria Rita Gismondo, è stato sviluppato un test capace di diagnosticare l’infezione sin dai primi sintomi. Questo strumento rappresenta una svolta significativa nella gestione dei casi, avendo già permesso la diagnosi dei primi due pazienti in Lombardia.

La febbre Oropouche ha fatto registrare il suo primo caso europeo a giugno in Veneto e da allora altri casi sono stati identificati. Complessivamente, i pazienti diagnosticati con questa patologia nel nostro Paese sono quattro. Si tratta principalmente di casi importati da viaggiatori rientrati dal Brasile e da Cuba. Queste situazioni hanno messo in evidenza la necessità di una rapida identificazione del virus per prevenire ulteriori diffusioni.

Febbre Oropouche: Emergenza Sanitaria e Innovazione Diagnostica

Il virus Oropouche si manifesta con sintomi quali febbre alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo. La trasmissione avviene tramite le punture di moscerini o zanzare infette; tuttavia, il principale vettore del virus non è presente sul territorio europeo. Nonostante ciò, l’allerta rimane alta data la possibilità che altri insetti possano agire come vettori alternativi.

Febbre e zanzare (BioPianeta.it)

La dottoressa Gismondo sottolinea l’importanza delle diagnosi precoci effettuate grazie al nuovo test: monitorare la diffusione del virus è essenziale per prevenire eventuali epidemie. Attualmente non esistono cure specifiche per l’Oropouche; pertanto, è cruciale riconoscere i sintomi tempestivamente per poter intervenire sui disagi causati dall’infezione attraverso trattamenti sintomatici.

In assenza di antivirali specifici contro il virus Oropouche, la gestione clinica si concentra sul trattamento dei sintomi attraverso antinfiammatori e antidolorificici disponibili senza prescrizione medica. È fondamentale che chiunque presentasse i sintomi descritti dopo un viaggio nelle aree a rischio non sottovaluti le proprie condizioni ma si rivolga immediatamente ai centri specializzati per le arbovirosi.