Inquinamento

DL Agricoltura diventa legge: stop al fotovoltaico su questi tipi di terreni

Con un voto definitivo che ha visto 148 sì contro 41 no, la Camera dei Deputati ha approvato il Decreto Legislativo sull’Agricoltura, segnando così il passaggio del provvedimento a legge.

Questo importante atto normativo porta con sé una serie di misure che interessano direttamente il settore agricolo e ittico italiano, affrontando tematiche cruciali come il caporalato, le emergenze fitosanitarie e la gestione del territorio in relazione all’installazione di impianti fotovoltaici.

Una delle novità più discusse riguarda proprio la regolamentazione degli impianti fotovoltaici sul suolo agricolo. La nuova normativa stabilisce un divieto generale per l’installazione di moduli fotovoltaici a terra nelle aree dedicate all’agricoltura, introducendo tuttavia alcune eccezioni significative.

Tra queste troviamo la possibilità di installare nuovi impianti o modificare quelli esistenti in specifiche condizioni: aree già dotate di impianti analoghi senza incremento dell’area occupata; cave e miniere dismesse; siti in possesso delle Ferrovie dello Stato o concessionarie autostradali; aree adiacenti alle infrastrutture industriali o autostradali entro determinate distanze.

DL Agricoltura diventa legge

Un altro aspetto fondamentale della legge è rappresentato dalle misure contro il caporalato. Viene istituita una banca dati interministeriale che coinvolgerà diverse istituzioni tra cui i ministeri del Lavoro e dell’Agricoltura, l’Inps, l’Inail e l’Ispettorato nazionale del lavoro.

L’intento è quello di contrastare efficacemente lo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo attraverso sanzioni amministrative fino a 15mila euro per le violazioni alla normativa nazionale. In aggiunta, è prevista l’assunzione di 514 nuovi ispettori tra Inps e Inail per rafforzare i controlli sul territorio.

Finalmente è diventato legge
DL Agricoltura è finalmente legge (BioPianeta.it)

La legge dedica particolare attenzione anche alle emergenze fitosanitarie che negli ultimi anni hanno colpito diversi settori dell’agricoltura italiana.

Sono stati stanziati fondi specifici per combattere fenomeni come la diffusione del granchio blu e della Xylella fastidiosa che minacciano rispettivamente gli ambienti acquatici italiani e le colture d’ulivo nel Sud Italia. Per quanto riguarda la peste suina africana, sono state predisposte misure urgenti affidate a un Commissario straordinario nazionale fino al 31 dicembre 2026.

Una delle disposizioni contenute nel decreto legislativo prevede il trasferimento del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari (Cufaa) dall’ambito del ministero dell’Ambiente a quello dell’Agricoltura. Questa scelta mira a ottimizzare le risorse disponibili per la tutela ambientale concentrandosi sulle specificità del settore agricolo-forestale.

Infine, non mancano provvedimenti dedicati al sostegno industriale con particolare riferimento alla situazione dell’ex Ilva ora Acciaierie d’Italia S.p.A.. La legge permette un aumento dei fondi destinati alla società fino a 150 milioni di euro con lo scopo primario di garantire continuità operativa agli stabilimenti ed investire in progetti ambientali ed iniziative volte alla decarbonizzazione.

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