Salute e benessere

Come puoi difenderti dal calabrone killer: cosa fare se ti imbatti in un nido della Vespa Velutina

La Vespa Velutina, comunemente nota come calabrone killer, sta diventando sempre più una presenza preoccupante nel panorama italiano.

Questo insetto, distinto dalle comuni vespe per le sue abitudini predatorie, rappresenta una minaccia non solo per l’uomo ma anche per la biodiversità del nostro Paese.

La sua capacità di uccidere diverse api in pochi secondi e di provocare shock anafilattici negli esseri umani pone un serio campanello d’allarme sulla necessità di monitorare e controllare la sua diffusione.

Negli ultimi anni, la diffusione della Vespa Velutina ha raggiunto regioni come Liguria e Piemonte, mettendo in allarme gli apicoltori italiani. Questo insetto predatore si nutre principalmente di api, causando danni significativi all’apicoltura attraverso la mortalità delle api stesse e lo stress inflitto alle colonie.

Queste ultime possono arrivare al collasso a causa dell’interruzione dell’attività di volo indotta dalla presenza del calabrone asiatico. Oltre al danno ecologico, il rischio che questo insetto rappresenta per l’uomo è altrettanto grave: una singola puntura può essere fatale a causa dello shock anafilattico che può scatenare.

Vespa Velutina: Un Nemico Silenzioso per Biodiversità e Uomo

Per prevenire l’invasione della Vespa Velutina è fondamentale agire tempestivamente tra marzo e maggio, periodo ottimale per individuare e distruggere i nidi primari. Questi nidi vengono costruiti dalla vespa fondatrice durante l’inverno in luoghi riparati come cassette delle avvolgibili, tetti o garage. Identificare ed eliminare questi nidi primari è cruciale per impedire lo sviluppo di nidi secondari che possono ospitare fino a 2000 esemplari.

Vespa Velutina come affrontarla?
Un nemico silenzioso per l’uomo (BioPianeta.it)

Una strategia efficace per monitorare la presenza della Vespa Velutina consiste nell’utilizzo di trappole fatte in casa. Utilizzando bottiglie di plastica da 1,5 L tagliate in due parti e esche a base zuccherina o proteica – con particolare efficacia dimostrata dalla birra chiara al 4,7% d’alcool – è possibile attirare le vespe senza nuocere alle api. Posizionando queste trappole ad un’altezza dal suolo compresa tra 1,50 m e 1,80 m si può contribuire significativamente alla riduzione della loro popolazione.

Nel caso si individui un nido con molteplici esemplari è sconsigliato intervenire autonomamente a causa dei potenziali rischi; meglio rivolgersi agli enti competenti o aziende specializzate nella rimozione sicura dei nidi. È altresì possibile contribuire alla lotta contro la diffusione della Vespa Velutina segnalando i nidi tramite moduli online specifici o contattando direttamente gli organizzatori tramite email dedicata.

In conclusione, affrontiamo questa sfida con consapevolezza e azioni concrete: solo così potremo proteggere sia il nostro ambiente naturale sia noi stessi da questa minaccia crescente.

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