La Direttiva Case Green dell’Unione Europea cambierà il mondo del mercato immobiliare italiano. Ecco cosa sta accadendo.
Da alcuni mesi, l’Unione Europea ha messo nel mirino l’inquinamento globale e le emissioni di CO2. Lo ha fatto con una serie di provvedimenti (spesso avversati) quali, da ultimo, quello contenuto nella Direttiva Case Green. Oggi, questo diktat comunitario rischia di cambiare per sempre il mondo del mercato immobiliare.
Come detto, da Bruxelles arrivano, ormai ciclicamente, moniti agli stati membri per l’abbassamento dei livelli di inquinamento atmosferico. Del resto, che si debba fare qualcosa è innegabile. Il nostro pianeta è malato e ce lo sta dicendo ormai da tempo. Tanto con il riscaldamento globale, quanto con eventi estremi ormai ciclici e che spesso provocano morte e distruzione.
E così, l’Unione Europea ha, per esempio, cambiato il mondo dell’automotive, imponendo come, dal 2035, non possano più essere prodotte auto con il motore a combustione. Un passaggio decisivo verso la mobilità elettrica e sostenibile.
Direttiva Case Green: gli italiani vogliono vendere
E, in questo contesto, si inquadra la Direttiva Case Green, con cui l’Unione Europea chiede a ogni Stato membro di i impegnarsi nell’implementazione di un nuovo piano di riqualificazione degli edifici, adottando misure mirate a garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata dagli edifici residenziali. Ma tutto questo sta scatenando il panico.
Recenti studi ci dicono che una larga, larghissima, fetta di edifici sul suolo italiano non sarebbe in regola rispetto ai dettami di Bruxelles. Soprattutto in determinati territori, sarebbero necessari interventi strutturali e molto costosi che, oggi, starebbero suggerendo agli italiani di vendere. Secondo una stima degli ultimi giorni, addirittura ci starebbero pensando ben due milioni e mezzo di possessori di case.
Circa 3 milioni di italiani starebbero già cercando edifici efficienti dal punto di vista energetico e conformi alle direttive dell’Unione Europea. Questo trend è particolarmente evidente nelle regioni del Nord Ovest. Al contrario, invece, quasi 800.000 italiani stanno intenzionalmente cercando abitazioni con basse prestazioni energetiche, sperando di risparmiare sul prezzo d’acquisto.
Insomma, in un senso o nell’altro, questo provvedimento rischia di cambiare radicalmente il mercato immobiliare italiano. La direttiva UE potrebbe interessare fino a 5 milioni di immobili residenziali in Italia, con costi di ristrutturazione stimati tra i 20.000 e i 55.000 euro per famiglia. Capite bene che, soprattutto di questi tempi, si tratta di cifre che possano mettere in grandi difficoltà cittadini e contribuenti. In tanti sperano, però, che lo Stato possa intervenire con aiuti e incentivi.