Curiosità

Bonus affitto, la novità inattesa: adesso spetta a molte più persone

Il Bonus affitto rappresenta una boccata d’aria fresca per molte famiglie italiane che si trovano a fare i conti con spese sempre più onerose, tra mutui, affitti e costi della vita in continua crescita.

In questo contesto, lo Stato insieme a Regioni e Comuni si fa carico di offrire sostegni economici mirati a prevenire situazioni di grave difficoltà finanziaria tra i cittadini.

La Sicilia si è distinta nell’ambito del sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso l’attivazione di un supporto economico dedicato ai nuclei familiari che faticano a sostenere il pagamento dell’affitto. A partire dal 17 giugno, è stata data la possibilità ai cittadini aventi diritto di presentare domanda per accedere al Bonus affitto, grazie all’ampliamento del Fondo nazionale di sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.

Con un incremento di ulteriori 4 milioni di euro, il fondo destinato al Bonus affitto ha raggiunto la considerevole cifra di 21 milioni di euro. Questa misura intende venire incontro soprattutto a quei cittadini definiti “morosi incolpevoli”, ovvero persone che hanno incontrato difficoltà nel pagamento dei canoni d’affitto a seguito delle conseguenze lavorative legate alla pandemia da Covid-19.

Novità bonus affitto: un aiuto concreto per le famiglie

Per poter beneficiare delle agevolazioni previste dal Bonus affitto è necessario soddisfare specifici requisiti e seguire una procedura telematica dettagliata sul sito della Regione Sicilia. Tra i criteri stabiliti vi sono la residenza nell’immobile oggetto della richiesta, il godimento dei diritti politici e il possesso di un regolare contratto di locazione. È importante notare che non saranno prese in considerazione le domande provenienti da chi detiene contratti stipulati tra parenti entro il primo grado o con coniugi.

L’iniziativa prevede l’applicazione di tre diverse fasce reddituali ai fini dell’attribuzione del Bonus. La fascia A riguarda coloro i cui redditi non superano le due pensione minime (13.659 euro), mentre la fascia B è destinata a chi ha redditi compatibili con l’accesso all’edilizia convenzionata (15.639 euro). Infine, viene introdotta una terza fascia denominata “Covid” pensata appositamente per coloro che hanno subito una riduzione del reddito pari almeno al 25% a causa della pandemia.

Emerge chiaramente come questa misura rappresenta un importante passo avanti nella direzione del sostegno alle famiglie italiane più vulnerabili sotto il profilo economico-finanziario.

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