A volte per fare bene, si rischia di fare peggio. Per la troppa prudenza infatti, molte volte alcune regole si rivoltano contro chi le fa.
A partire da quest’anno, in molte città italiane il limite di velocità è stato ridotto da 50 km/h a 30 km/h, specialmente in alcune strade che si trovano vicine a scuole e posti dove c’è una maggioranza di bambini. Tutto questo, ovviamente, per aumentare il livello di sicurezza ed evitare le stragi della strada causate da automobilisti che vanno troppo veloci.
Troppe volte infatti, gli investimenti anche a velocità contenute hanno causato la morte di persone innocenti che si trovavano per caso a camminare su determinate strade la cui percorrenza massima era attestata sui 50 km/h. Ed ecco che il nuovo Codice della Strada ha stabilito che una serie di città, la cui lista si è andata delineando nel corso dell’anno, avrebbero dovuto adottare la nuova linea di limite di velocità.
Tuttavia, se da una parte questo nuovo dettame può essere sicuramente un deterrente agli incidenti stradali che prevedono investimenti di pedoni che camminano tranquillamente per la strada, dall’altra è stato rivelato che sotto l’aspetto dell’inquinamento dell’aria, forse ci potrebbero essere delle controindicazioni.
La minor velocità potrebbe causare un maggiore inquinamento
Tra le città che hanno adottato il limite di velocità a 30 km/h c’è ovviamente Milano, dove tuttavia è stato condotto uno studio sull’impatto ambientale delle automobili con motori termici che percorrono le strade alla velocità di solo 30 km/h. Lo studio è stato realizzato dal MIT Senseable Lab ed illustrato al terzo forum di “The Urban Mobility Council”.
Durante questo forum, promosso da Unipol, è stato evidenziato l’innegabile vantaggio a favore della sicurezza stradale di portare a 30 km/h il limite di velocità sulle strade urbane, per preservare la salvaguardia e la salute dei pedoni, e ridurre anche possibilmente il numero di sanzioni. Ma dall’altra si è notato un possibile aumento, per quanto minimo, dei livello di inquinamento atmosferico.
Questo perché i motori a combustione sono teoricamente settati per avere un livello ottimale di emissioni alla velocità di 70-80 km/h, mentre andare a soli 30 km/h alzerebbe, sebbene di poco, il livello di emissione di gas di scarico. Oltretutto, andare a una velocità così contenuta aumenta in proporzione il tempo di percorrenza delle auto in strada, con il conseguente aumento di smog e di inquinamento. Certo si parla di livelli di inquinamento di poco aumentati rispetto agli standard già conosciuti, ma è innegabile che la problematica sia reale.