Agricoltura bio o tradizionale, qual è la migliore? Un nuovo studio ribalta le convinzioni di molti
L’agricoltura biologica e quella convenzionale si distinguono principalmente per l’approccio alla gestione delle colture.
Mentre la convenzionale fa ampio uso di prodotti chimici come pesticidi, erbicidi e fertilizzanti sintetici per combattere parassiti ed erbacce, l’agricoltura biologica si affida a metodi naturali.
Questi includono la biodiversità, il compostaggio, la rotazione delle colture e l’utilizzo di concimi organici. Questa differenza non solo incide sulla salute del suolo ma determina anche un impatto significativo sull’ambiente e sulla sostenibilità economica delle pratiche agricole.
Il Farming Systems Trial (FST) condotto dal Rodale Institute offre una panoramica dettagliata degli effetti a lungo termine dell’agricoltura biologica rispetto a quella convenzionale. Avviato nel 1981, questo studio ha analizzato sistemi di allevamento basati sia su input chimici che organici, confrontando i loro impatti su cinque ettari di terreno destinati alla coltivazione di cereali in Pennsylvania.
I risultati hanno dimostrato che i terreni gestiti con metodi biologici presentano migliori capacità di sequestro dell’anidride carbonica e una maggiore velocità nell’infiltrazione dell’acqua rispetto alle pratiche convenzionali.
Agricoltura Bio o Tradizionale: uno sguardo al futuro dell’agricoltura
Uno dei risultati più sorprendenti dello studio è stato il confronto della redditività tra i sistemi analizzati. Nonostante le preoccupazioni comuni riguardanti le minori rese delle colture biologiche, lo studio ha rivelato che in condizioni climatiche estreme – come durante periodi di siccità – le colture biologiche possono superare quelle convenzionali in termini di produzione. In particolare, il mais coltivato con metodi biologici ha mostrato una resa del 31% superiore rispetto al suo corrispettivo convenzionale durante tali eventi climatici avversi.
Un altro aspetto cruciale messo in evidenza dallo studio è l’impatto sul suolo. A differenza dei metodi convenzionali che possono danneggiare la vitalità del suolo nel lungo termine attraverso l’utilizzo intensivo di prodotti chimici e semi OGM, le tecniche bio contribuiscono a migliorare la salute del suolo anno dopo anno. Ciò si traduce non solo in benefici ambientali ma anche economici per gli agricoltori grazie alla riduzione dei costi operativi e all’aumento dei rendimenti netti delle colture.
Jeff Moyer, CEO del Rodale Institute, conclude enfatizzando il ruolo dell’agricoltura biologica come soluzione ai problemi ambientali, economici e sociali globalmente diffusi. L’adozione diffusa delle pratiche bio non solo può rigenerare i nostri suoli ma può anche offrire un modello sostenibile per il futuro dell’agricoltura mondiale.
In definitiva, lo studio quarantennale del Rodale Institute fornisce prove concrete dei benefici derivanti dall’adozione dell’agricultura biologica sia dal punto di vista ambientale che economico. Confrontando direttamente con le tecniche tradizionalmente adottate nell’agricoltura convenzionale, emerge chiaramente un invito alla riflessione sulle scelte future nel settore agricolo globale.