Addio auto diesel, decisione drastica: allarme tra gli automobilisti, non circoleranno più
Svolta epocale nel mondo dell’auto: si ferma la produzione di vetture diesel. Nessuno pensava che sarebbe successo così presto, è un momento di sconcerto per molti automobilisti.
L’industria automobilistica sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti importanti nelle tecnologie di propulsione, è cresciuta l’attenzione verso soluzioni più sostenibili. Pochi si aspettavano però una mossa così drastica: l’abbandono totale della produzione di auto diesel.
Questa decisione sta creando non poche preoccupazioni tra gli automobilisti, abituati da decenni all’affidabilità ed efficienza dei motori a gasolio. Cosa significa concretamente questo cambiamento? Le conseguenze per chi possiede o sta pensando di acquistare un’auto diesel sono difficili da calcolare. Ma prima di tutto vediamo di capire le motivazioni dietro una scelta così radicale.
La fine di un’era: l’ultima auto diesel esce dalla catena di montaggio
La notizia, annunciata durante la Climate Week NYC dello scorso settembre, è diventata realtà: l’ultima auto diesel è uscita dalla linea di produzione. In un giovedì di inizio febbraio, lo stabilimento di Gand ha prodotto l’ultima V60 diesel, mentre pochi giorni dopo è toccato all’ultima XC90 diesel nello stabilimento di Torslanda.
Questi eventi segnano una pietra miliare nei 97 anni di storia di una delle più importanti marche automibiliste in Europa, rappresentando un passo decisivo verso l’obiettivo di diventare un costruttore di auto 100% elettriche e raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2040.
Volvo ha scelto. E la decisione di abbandonare il diesel non è stata presa alla leggera. Per decenni, i motori diesel sono stati sinonimo di affidabilità ed efficienza, giocando un ruolo cruciale nell’evoluzione del marchio verso il segmento premium. Nel frattempo, la rivoluzione elettrica ha accelerato oltre ogni aspettativa, spinta dalle normative sempre più stringenti sulle emissioni e dalla crescente domanda di veicoli più puliti in risposta alla crisi climatica.
Il cambiamento è stato rapido e significativo. Solo cinque anni fa, la maggior parte delle auto vendute in Europa era alimentata a diesel. Oggi, la situazione si è completamente ribaltata: la maggior parte delle vendite nel continente riguarda auto elettrificate, con un aumento del 70% nelle vendite di veicoli 100% elettrici nell’ultimo anno e una crescita del 34% della quota di mercato globale dell’elettrico.
Nonostante l’addio al diesel, Volvo mantiene una gamma mista che include modelli plug-in e mild hybrid, un ponte verso un futuro completamente elettrico. La storia del diesel Volvo è stata lunga e ricca di successi: dalla prima auto diesel nel 1979, passando per il primo motore diesel autoprodotto nel 2001, fino alle innovative tecnologie come la gamma Drive-E nel 2008 e la rivoluzionaria V60 D6 plug-in hybrid nel 2012. L’ultima famiglia di motori diesel, la Volvo Engine Architecture (VEA), ha rappresentato il culmine di questa evoluzione, combinando efficienza, potenza e basse emissioni.
La decisione di abbandonare il diesel segna la fine di un’era, ma apre la strada a un futuro più sostenibile e innovativo nel mondo dell’automotive.