Sustainability Life

Abbiamo trovato una pianta che può sopravvivere anche su Marte: nuovo piano per colonizzarlo

Colonizzare Marte come pianeta del futuro: un altro tassello aggiunto alla missione grazie a una pianta che riesce a sopravviverci.

Negli ultimi anni si sono concentrate sempre di più le missioni tra Marte e Luna, alla ricerca di qualcosa che possa dare il via a una vita parallela su questi pianeti vicini, anche ipotizzando una possibile catastrofe sulla Terra per la quale la vita umana possa continuare altrove.

Questa idea di base colora la nostra letteratura da 100 anni a questa parte, anche nell’ambito cinematografico abbiamo ormai fatto abuso dello storytelling sulla vita in un altro pianeta, ma se un tempo sembrava un obiettivo lontanissimo, più appartenente alla fantasia che alla scienza, ad oggi invece le cose hanno preso una piega differente.

Le ultime spedizioni non solo stanno cercando di portare ancora una volta l’uomo sulla Luna, ma stanno cercando anche di far crescere intere piantagioni su Marte per capire se quel pianeta attualmente inospitale per l’uomo possa un giorno ‘correggersi’ e proporci la vita.

La nuova scoperta sulle vegetazioni in grado di sopravvivere su Marte

Se nel film ‘The Martian’ Matt Damon si è rimboccato le maniche per coltivare patate coltivate nei rifiuti biologici dell’equipaggio per sopravvivere, adesso nella realtà la scienza sta cercando di capire come coltivare vegetali, ma non in una navicella, bensì proprio sulla superficie del pianeta.

Marte sembra essere compatibile con una specie vegetale terrestre e queste evidenze hanno dato una grande scossa al team di ricerca: potrebbe essere una prima enorme speranza di vita per quel pianeta così angusto.

La pianta per lo spazio
Con questa pianta potremmo colonizzare Marte – Biopianeta.it

Gli scienziati in Cina affermano di aver scoperto che Syntrichia caninervis – un muschio trovato in regioni come l’Antartide e il deserto del Mojave – è in grado di resistere a condizioni simili a Marte, tra cui siccità, alti livelli di radiazioni e freddo estremo. Il team afferma che il loro lavoro è il primo a guardare alla sopravvivenza di piante intere in un ambiente del genere, proprio per questo potrebbe risultare come un’enorme passo avanti per la scienza.

Niente serre: colonizzare lo spazio esterno del pianeta con i primi vegetali per far sì che con il passare del tempo evolva e diventi sempre più ospitale anche per l’uomo, con un cambiamento delle sostanze nell’atmosfera. Scrivendo sulla rivista The Innovation, i ricercatori in Cina descrivono come il muschio è stato anche in grado di rigenerarsi in condizioni di crescita normali dopo aver trascorso fino a cinque anni a -80C e fino a 30 giorni a -196C.

Ricreando un ambiente ostile, che replicasse le condizioni atmosferiche di Marte, è stato possibile pubblicare i risultati della crescita del muschio del deserto che non è essiccato neanche dopo settimane. “Guardando al futuro, ci aspettiamo che questo muschio promettente possa essere portato su Marte o sulla luna per testare ulteriormente la possibilità di colonizzazione e crescita delle piante nello spazio esterno“, scrivono i ricercatori.

Claudia Manildo

Giornalista pubblicista e content editor, sono laureata all’Università di Siena in Comunicazione e all’Università di Parma in Giornalismo e Cultura Editoriale. Scrivere, oltre che un lavoro, è una missione quotidiana. Sono editor e correttore bozze freelance e nel tempo libero recensisco libri. Appassionata di sociologia e di interazione uomo-macchina, nel 2022 ho pubblicato il mio primo saggio per deComporre Edizioni.
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