La Sicilia sta affrontando una delle peggiori siccità degli ultimi cinquant’anni, con conseguenze devastanti per l’agricoltura e l’allevamento.
Tra le vittime più colpite ci sono le capre, che a causa della mancanza di acqua stanno vivendo una situazione drammatica.
Luca Cammarata, titolare di un’azienda agricola biologica a Caltanissetta, ha lanciato un grido d’allarme sulla condizione degli animali: “Vedere le capre bere fango e senza più forze per reggersi in piedi è avvilente.”
La carenza di acqua in Sicilia non è più da considerarsi un’emergenza temporanea, ma si è trasformata in un problema strutturale che richiede soluzioni immediate e durature. Negli ultimi anni la situazione è progressivamente peggiorata fino a raggiungere livelli critici.
Gli allevatori come Cammarata si trovano senza scorte d’acqua e gli aiuti forniti dagli enti competenti sono insufficienti per soddisfare le necessità quotidiane degli animali.
Situazione tragica in Sicilia
Nonostante la solidarietà manifestata da Coldiretti attraverso la fornitura temporanea di autobotti d’acqua, gli allevatori sottolineano che queste misure sono solo una soluzione tampone che non risolve il problema alla radice. La comunità agricola locale chiede interventi concreti per garantire l’accesso all’acqua necessario alla sopravvivenza degli animali e alla produzione agricola.
Di fronte alle temperature estreme previste nei prossimi giorni, con valori oltre i 40°C, la situazione diventa sempre più disperata. Gli allevatori si stanno appellando a tutte le istituzioni possibili – dall’Esercito alla Protezione Civile – nella speranza di trovare soluzioni immediate al fine di evitare ulteriori perdite tra gli animali. Una riunione dal Prefetto è stata convocata per dichiarare ufficialmente l’unità di crisi.
Il governo regionale siciliano ha riconosciuto la gravità della situazione rivolgendosi all’Unione europea e al ministero della Sovranità agricola, alimentare e forestale per chiedere il riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali causate dalla siccità. La richiesta mira ad ottenere supporto finanziario ed operativo per affrontare questa crisi senza precedenti.
L’impatto della siccità sul settore agricolo e zootecnico è enorme: si stima una perdita media del 50% della produzione se dovessero arrivare precipitazioni estive (scenario poco probabile) che potrebbe salire fino al 75% in assenza di piogge. Questo scenario mette a rischio non solo l’economia dell’isola ma anche il benessere degli animali allevati nelle campagne siciliane.
Mentre la Sicilia affronta questa grave emergenza idrica, cresce l’appello affinché vengano trovate soluzioni concrete ed efficaci per salvaguardare sia il settore primario dell’isola sia gli esseri viventi che ne dipendono direttamente.